La ”vera ricchezza non sono i beni di questo mondo ma essere amati da Dio e imparare ad amare come Lui”, ”facendo della nostra vita un dono per gli altri”. Lo dice Papa Francesco prima dell’Angelus, ricordando la storia di quell’uomo ricco che corre incontro a Gesù, gli chiede cosa deve fare per avere in eredità la vita eterna ma di fronte a Gesù che lo invita a lasciare tutto e a seguirlo se ne va via triste.
”Anche noi, portiamo nel cuore un insopprimibile bisogno di felicità e di una vita colma di significato; tuttavia, possiamo cadere nell’illusione di pensare che la risposta si trovi nel possesso delle cose materiali e nelle sicurezze terrene”, dice Francesco. Quell’uomo ”ricco non ha voluto rischiare l’amore e se n’è andato col volto triste. E noi? Chiediamoci: a cosa è attaccato il nostro cuore? Come saziamo la nostra fame di vita e di felicità? Sappiamo condividere con chi è povero, con chi è in difficoltà o ha bisogno di un po’ di ascolto, di un sorriso, di una parola che lo aiuti a ritrovare speranza?”.
”Gesù ci invita a ‘rischiare l’amore’: vendere tutto per darlo ai poveri, che significa spogliarci di noi stessi e delle nostre false sicurezze, facendoci attenti a chi è nel bisogno e condividendo i nostri beni, non solo le cose ma ciò che siamo: i nostri talenti, la nostra amicizia, il nostro tempo, e così via”, ha detto ancora il Pontefice.
Dopo la preghiera dell’Angelus, i consueti appelli. Chiede, ancora una volta il dono della pace soprattutto per il Medio Oriente: “un immediato cessate il fuoco”, chiede il Papa. E spera che “si percorrano le vie della diplomazia”. E dichiara: “Chiedo di rispettare le forze di pace delle Nazioni Unite. La guerra è un’illusione, una sconfitta soprattutto per chi si crede invincibile”. Ricorda la guerra in Ucraina; poi, Haiti “dove continuano le violenze contro la popolazione”. Anche preoccupazione esprime il Pontefice per il Myanmar.