Generoso, altruista e riservato. Un uomo dedicato alla famiglia e agli altri, una vita in corsia prima nel reparto di terapia intensiva del Gemelli poi in Vaticano. E’ stato nell’equipe medica al fianco di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e, poi, assistente personale di Francesco. “Mi salvò la vita”, disse Bergoglio dopo l’intervento al colon. Per lui Massimiliano Strappetti non è solo un assistente, ma una persona su cui contare, l'”angelo custode” di cui ascoltare i consigli. Lo scorso agosto lo ha nominato “assistente sanitario personale”, un ruolo che mai era stato assegnato nella storia di un pontificato.
Sempre a Santa Marta
Infermiere coordinatore della direzione di Sanità ed igiene dello Stato Pontificio, Strappetti è da quasi un anno a tempo pieno a Santa Marta accanto al Pontefice, per assisterlo nelle cure e nelle terapie quotidiane. Bergoglio infatti compirà 87 anni il prossimo 17 dicembre e da tempo deve tenere sotto controllo il dolore al ginocchio – che lo costringe spesso alla sedia a rotelle o al bastone -, ma anche gli acciacchi che hanno molti anziani alla sua età. A questo si aggiunge anche l’infezione respiratoria che lo scorso marzo, proprio in concomitanza con la Pasqua, lo costrinse ad alcuni giorni di ricovero sempre nella stanza papale al decimo piano del Policlinico Gemelli.
Chi è Massimiliano Strappetti
Strappetti è molto apprezzato in Vaticano per la sua professionalità, la sua riservatezza e la dedizione agli ultimi. Collabora infatti con l’Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, per alleviare le sofferenze dei tanti senzatetto che circolano nella zona del Vaticano. E’ arrivato a lavorare al fianco del Papa dopo un percorso professionale che lo aveva visto muovere i primi passi all’ospedale Gemelli di Roma, anche nel delicato reparto di rianimazione. Cinquantaquattro anni, molto riservato, poco trapela della sua vita privata. Su Facebook le uniche immagini postate sono quelle accanto alla compagna e ai figli, un paio di foto della sua squadra del cuore, la Lazio, ma nessun accenno al suo lavoro, se non alcune citazioni di Papa Wojtyla. L’ultima è del 4 maggio scorso quando scrive: “A fare del male si prova talvolta piacere, ma il piacere passa subito e il male resta. Fare il bene costa fatica; ma la fatica passa subito e resta il bene; e col bene restano la pace della coscienza e la fierezza della vittoria!”. Strappetti, per il Papa, rappresenta anche quella categoria di sanitari che maggiormente sono vicini ai pazienti, gli infermieri appunto. Sono coloro che hanno maggiori rapporti con il paziente ed è per questo che Francesco, soprattutto dopo la pandemia del Covid, li cita ed elogia spesso. (ANSA).