”Domani sarà passato un anno dall’attacco terroristico contro la popolazione in Israele alla quale rinnovo la mia vicinanza. Non dimentichiamo che ancora ci sono molti ostaggi a Gaza per i quali chiedo l’immediata liberazione”. Lo ha detto il Papa alla vigilia del drammatico anniversario dell’attacco di Hamas ad Israele, parlando all’Angelus.
”Da quel giorno – ha detto – il Medio Oriente e’ precipitato in una sofferenza sempre più grave con azioni militari distruttive che continuano a colpire la popolazione palestinese. Questa popolazione sta soffrendo tantissimo a Gaza e negli altri territori. Si tratta per lo più di civili innocenti. Tutta gente che deve ricevere gli aiuti umanitari necessari”.
Bergoglio ha poi chiesto “un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti compreso il Libano: preghiamo per i libanesi specialmente per gli abitanti del sud costretti a lasciare i loro villaggi. Faccio appello alla comunità internazionale affinché si metta fine a spirale vendetta e non si compiano più attacchi come quello compiuto dall’Iran qualche giorno fa che possono fare precipitare quella regione in una guerra ancora più grande. Tutte le nazioni hanno il diritto di esistere in pace e sicurezza e i loro territori non devono essere attaccati o invasi. La sovranità va rispettata e garantita dal dialogo e dalla pace non da odio e guerra”.
OGGI IN PREGHIERA A S. MARIA MAGGIORE
”Oggi tutti andremo alla Basilica di S. Maria Maggiore ad invocare l’ intercessione della madre di Dio e domani giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo. Uniamoci con la forza del bene contro le trame diaboliche della guerra”, ha ricordato il Pontefice. Bergoglio oggi sarà alla basilica di S. Maria Maggiore coi padri e le madri sinodali per invocare la pace nel mondo.
“Sono vicino alle popolazioni della Bosnia ed Erzegovina colpite dalle alluvioni. Il Signore accolga i defunti, conforti i familiari e sostenga quelle comunità”, ha detto ancora il Santo Padre.
Fate figlie
Nel Vangelo di oggi, dice il Papa, “Gesù ci parla dell’amore coniugale, sottolineando la necessità che il loro dono reciproco sia pieno, senza “mezze misure”: che sia l’inizio di una vita nuova, destinata a durare per sempre”.
”Fate figli!”, dice ancora a braccio il Papa. ”Non dimentichiamo che per gli sposi è essenziale essere aperti al dono della vita, dei figli, che sono il frutto più bello dell’amore, la benedizione più grande di Dio, fonte di gioia e di speranza per ogni casa e per tutta la società. Fate figli. Ieri ho avuto una grande consolazione: era il giorno della Gendarmeria. Un gendarme e’ venuto con 8 figli, bellissimo. Aperti alla vita!”.
L’amore coniugale
Papa Francesco nell’Angelus di oggi a Piazza San Pietro propone il tema del Vangelo della liturgia odierna: l’amore coniugale.
“Come già altre volte, alcuni farisei fanno a Gesù una domanda provocatoria su un tema controverso: il ripudio della moglie da parte del marito. Vorrebbero trascinarlo in una polemica, ma Lui non ci sta, anzi coglie l’occasione per richiamare la loro attenzione su un discorso più importante: il valore dell’amore tra l’uomo e la donna”, spiega subito Francesco.
“Al tempo di Gesù la condizione della donna nel matrimonio era di grande svantaggio rispetto a quella dell’uomo: il marito poteva cacciare, ripudiare la moglie, anche per motivi futili, e ciò veniva giustificato con interpretazioni legalistiche delle Scritture. Per questo il Signore riconduce i suoi interlocutori alle esigenze dell’amore. Ricorda loro che donna e uomo sono stati voluti dal Creatore uguali nella dignità e complementari nella diversità, per poter essere l’uno per l’altra aiuto, compagnia, ma al tempo stesso stimolo e sfida a crescere”, commenta Papa Francesco.
“E perché ciò avvenga, sottolinea la necessità che il loro dono reciproco sia pieno, coinvolgente, senza “mezze misure”. Questo e’ l’amore. Certo, questo non e’ facile, richiede fedeltà, anche nelle difficoltà, rispetto, sincerità, semplicità. Richiede di essere disponibili al confronto, a volte alla discussione, quando ci vuole, ma sempre pronti al perdono e alla riconciliazione. E mi raccomando: tra marito e moglie, dopo i momenti di litigio, sempre, prima che finisca la giornata, come si fa la pace? Basta una carezza!”, dice il Papa ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro per L’Angelus.
“Non dimentichiamo, poi, che per gli sposi è essenziale essere aperti al dono della vita, dei figli, che sono il frutto più bello dell’amore, la benedizione più grande di Dio, fonte di gioia e di speranza per ogni casa e per tutta la società, fate figli!Ieri alla gendarmeria è venuto un gendarme con 8 figli, era bellissimo vederlo”, Questo il consiglio di Francesco.