‘Non c’è annuncio senza movimento, senza ‘uscita’, senza iniziativa. Non c’è cristiano se non è in cammino. Non si annuncia il Vangelo da fermi, chiusi in un ufficio, alla scrivania o al computer facendo polemiche come ”leoni da tastiera” e surrogando la creatività dell’annuncio con il copia-e- incolla di idee prese qua e là”. Lo ha evidenziato Papa Francesco nel corso dell’udienza generale di questa mattina in piazza San Pietro. ”Il Vangelo – ha osservato- si annuncia muovendosi, camminando, andando”.
Il buon cristiano
Bergoglio ha tracciato l’ identikit del buon cristiano: ”Un annunciatore è pronto a partire, e sa che il Signore passa in modo sorprendente; deve quindi essere libero da schemi e predisposto ad un’azione inaspettata e nuova. Chi annuncia il Vangelo non può essere fossilizzato in gabbie di plausibilità o nel ”si è sempre fatto così”, ma è pronto a seguire una sapienza che non è di questo mondo. È un non lasciarsi sfuggire le occasioni per promulgare l’annuncio del Vangelo di pace, quella pace che Cristo sa dare più e meglio di come la dà il mondo. Per questo vi esorto a essere evangelizzatori che si muovono per portare la novità di Gesù. Sei un cristiano tiepido o sei entusiasta?”.
Il Mondo è sempre più provato
”Oggi il mondo è sempre più provato dalle guerre”. Il Papa da’ voce al suo dolore salutando i fedeli polacchi all’udienza generale. ”Tra poco – ricorda – celebreremo la Domenica della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II come voluto dal Signore Gesù attraverso Santa Faustina Kowalska quasi un secolo fa. Oggi che il mondo è sempre più provato dalle guerre e si allontana da Dio, abbiamo ancora più bisogno della Misericordia del Padre”.
La Pacem in Terris
”I capi delle nazioni si lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni” dall’enciclica di Giovanni XXIII ‘Pace in Terris’ di cui ieri ricorreva il sessantesimo anniversario, ha detto il Pontefice al termine dell’udienza generale. ”Il Papa – ha ricordato Bergoglio- apri’ davanti a tutti l’orizzonte ampio in cui poter parlare di pace e costruire la pace. Il disegno di Dio sul mondo e la sua famiglia umana. Quell’enciclica fu una vera benedizione, come uno squarcio di luce in mezzo a nubi oscure. il suo messaggio e’ attualissimo. Basta ad esempio questo passo: ‘I rapporti tra le comunità politiche vanno regolati nella verità non facendo ricorso alla forza delle armi ma nella luce della ragione, cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà”’. Da qui l’invito di Papa Francesco ai ”fedeli e agli uomini e alle donne di buona volontà a leggere la Pacem in Terris e prego perché i capi delle nazioni affinché si lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni”. Il Papa, al termine dell’udienza generale, ha anche invitato di nuovo a pregare per la ”martoriata Ucraina; quanto soffre l’Ucraina”.