La porta santa è un simbolo dell’ingresso in una vita nuova: lo ha detto il Papa nell’udienza all’Unione Italiana Ciechi. “Questo Giubileo – ha ricordato – ha un tema, un motto: pellegrini di speranza”. “Vi auguro di essere persone sempre in cammino, mai fermi, mai arrivati, sempre col desiderio di andare avanti”.
Poi il Papa ha sottolineato che nel caso del Giubileo la meta dei pellegrini “è una porta, curioso – ha commentato -, la porta santa. Naturalmente si tratta di un simbolo” e “rappresenta Gesù Cristo: il suo mistero di salvezza che ci permette di entrare nella vita nuova”. E’ Lui che “riempie di una gioia nuova, una gioia diversa, che non rimane fuori, in superficie. ma che riempie il cuore e lo riscalda”, “Lui è la speranza per ogni uomo, per ogni donna e anche per il mondo”, ha concluso.
“Mai fermi, mai arrivati”. Così devono essere i “pellegrini di speranza” nella ricerca della meta finale che sostiene il cammino nelle fatiche. Una felicità rinnovata, “diversa” e non superficiale, capace di penetrare fino al cuore, riempiendolo e riscaldandolo. Così è “la gioia di Gesù”.
A sperimentare tale felicità sono stati i numerosi “pellegrini di speranza” del passato. Il Papa menziona Pier Giorgio Frassati, affiancandolo ai “grandi campioni” quali Francesco e Chiara d’Assisi o Teresa di Gesù Bambino. Essi, “ragazzi e giovani” come molti dei presenti in Sala Clementina, tracciano la strada che il Papa auspica di seguire. “E diventeremo anche noi dei piccoli segni di speranza per chi ci incontra. Questo è l’augurio che faccio a me e a voi”.
L’udienza all’Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta di Catanzaro
Il Papa, nell’udienza all’Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta di Catanzaro, ha sottolineato l’importanza del “servire”. “Quando vi prendete cura dei poveri, ogni volta che visitate gli infermi, mentre siete in compagnia di chi soffre voi servite il Signore. C’è uno strettissimo legame tra adorazione e servizio, che non dobbiamo mai dimenticare. Cristo è venuto nel mondo per servire: anche voi – ha detto Francesco -, come tralci uniti alla Vite, prolungate la sua carità quando state vicino ai piccoli e ai bisognosi con compassione e tenerezza”.
Foto: Vatican Media