“Possa la rinascita di questa ammirevole chiesa costituire un segno profetico del rinnovamento della Chiesa in Francia. Invito tutti i battezzati che entreranno con gioia in questa Cattedrale a provare un legittimo orgoglio e a riappropriarsi della loro eredità di fede”. E’ quanto afferma papa Francesco nel messaggio inviato all’arcivescovo di Parigi, mons. Laurent Ulrich, per la riapertura della cattedrale di Notre-Dame.
“È ancora vivo in tutti noi il ricordo del terribile incendio che, cinque anni fa, aveva gravemente danneggiato l’edificio – sottolinea il Pontefice -. Abbiamo provato una stretta al cuore di fronte al rischio di vedere scomparire un capolavoro di fede e di architettura cristiane, una testimonianza secolare della vostra storia nazionale. Oggi la tristezza e il lutto lasciano il posto alla gioia, alla festa e alla lode”.
Il Papa rende omaggio nel suo messaggio, letto dal nunzio apostolico in Francia, mons. Celestino Migliore, “a tutti coloro – e in particolare i vigili del fuoco – che si sono adoperati coraggiosamente per salvare dalla distruzione questo monumento storico”. Quindi “all’impegno determinato dei poteri pubblici, come anche al grande slancio di generosità internazionale che hanno contribuito al restauro”. Ed anche “allo straordinario lavoro di numerose categorie professionali che si sono impegnate, dando generosamente il meglio di sé per restituire a Notre-Dame il suo splendore”.
“Notre-Dame sarà presto nuovamente visitata e ammirata da una folla immensa di persone di ogni condizione, provenienza, religione, lingua e cultura, molte delle quali alla ricerca di assoluto e di senso della propria vita”, osserva Francesco, che a Ulrich dice di sapere “che le porte saranno spalancate per loro, e che vi impegnerete ad accoglierle generosamente e gratuitamente, come fratelli e sorelle”.
Le parole di Macron
Il presidente, Emmanuel Macron, ha espresso la “gratitudine della Nazione francese” per la ricostruzione di Notre-Dame, devastata da un incendio nell’aprile 2019, durante la cerimonia di riapertura della cattedrale.
“Abbiamo scelto di risollevarci, la volontà e di dirigerci verso la speranza. E per rendere questo possibile, una fratellanza inedita”, ha proseguito Macron, che ha esortato a “conservare come un tesoro questa lezione di fragilità, di umiltà e di volontà, e non dimenticare mai quanto tutti contano e quanto la grandezza di questa cattedrale sia inseparabile dal lavoro di tutti”.
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e gli altri leader non hanno rischiato stavolta di essere lasciati sotto l’acqua, come era capitato loro alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici. I capi di Stato e di governo – da Giorgia Meloni a Volodymyr Zelensky al presidente eletto Donald Trump – invitati a Parigi per la solenne riapertura a cinque anni dall’incendio sono restati sempre all’interno della cattedrale, perché i rischi di tempesta hanno fatto cambiare i piani all’ultimo momento.
La cerimonia avrebbe dovuto svolgersi in parte all’aperto, sul sagrato davanti alla cattedrale, ma le previsioni di pioggia e vento molto forti hanno spinto l’organizzazione ad annullare questa parte dell’evento. Anche il discorso del presidente Emmanuel Macron, previsto in un primo momento all’aperto anche per rispetto della laicità dello Stato e del carattere sacro della cattedrale, è stato invece pronunciato al suo interno.
Il concerto degli artisti programmato per stasera è stato anticipato a ieri sera e già registrato «in condizioni di diretta», ed è stato mandato in onda stasera, quando non c’è stata alcuna esibizione sul piazzale. Tra gli artisti presenti Clara Luciani, Vianney, Garou e Pharrell Williams, oltre al virtuoso pianista cinese Lang Lang, al soprano sudafricano Pretty Yende e al tenore franco-svizzero Benjamin Bernheim.
Prima del via alla cerimonia alle 19.00, il presidente Macron ha avuto un colloquio con Donald Trump alle 16.00 e poi un trilaterale con lo stesso Trump e con Volodymyr Zelensky alle 17.00.
L’Italia ha avuto una parte significativa nella giornata, non solo per la presenza del presidente Mattarella e della premier Meloni alla cerimonia e alla cena di gala all’Eliseo con tutti i capi di Stato e di governo. Viene dall’Italia il presepe della cattedrale, il grande presepe settecentesco napoletano di oltre 150 figure, raccolto nel corso di tutta una vita dal collezionista Alberto Ravaglioli, scomparso lo scorso anno.
Il presepe è opera soprattutto di due prestigiose botteghe artigiane, quelle dei Fratelli Sinno e di Biagio Roscigno, per quanto riguarda le scenografie e l’allestimento.