A volte l’uomo si sente “impotente” e “paralizzato” di fronte al male, alle guerre, alla corruzione. E invece la Pasqua ci spinge “ad andare avanti” perché Cristo con la sua resurrezione ha cambiato la storia.
Ricorda e cammina
Allora “ricorda e cammina”: è l’invito del Papa nella notte di Pasqua. Ricorda “il primo amore”, “la tua Galilea”, ovvero il momento nel quale hai incontrato Dio. E cammina per andare avanti e non restare immobile e senza speranza. Il Papa è arrivato questa sera nella basilica vaticana, dove sono presenti ottomila fedeli, sulla sedia a rotelle. La voce è apparsa a tratti affaticata. D’altronde questa è per lui una settimana particolarmente impegnativa, con le diverse celebrazioni del triduo pasquale, impegno che ha portato avanti nonostante il recente ricovero al Gemelli per una infezione respiratoria, fatta eccezione per la Via Crucis di ieri sera alla quale ha dovuto rinunciare a causa del freddo.
Stop ai conflitti
A volte “ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle logiche del calcolo e dell’indifferenza che sembrano governare la società, al cancro della corruzione, ce n’è tanta, al dilagare dell’ingiustizia, ai venti gelidi della guerra”, ha detto il Pontefice nell’omelia sottolineando che invece, come accadde per le donne che annunciarono la resurrezione di Cristo, “la Pasqua del Signore ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia”.
La morte
Poi il Pontefice evoca il “faccia a faccia con la morte” e non possono non venire alla mente le sue parole all’uscita dell’ospedale, qualche giorno fa, quando raccontava di un “vecchietto” che gli aveva detto: “la morte l’ho vista venire, è brutta eh”. Ma in questa notte di Pasqua Papa Francesco invita invece a guardare avanti come le donne che “non restano paralizzate davanti a una tomba ma, dice il Vangelo, ‘abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli’. Portano la notizia che cambierà per sempre la vita e la storia: Cristo è risorto!”. “Oggi la forza di Pasqua invita a rotolare via i massi della delusione e della sfiducia; il Signore, esperto nel ribaltare le pietre tombali del peccato e della paura, vuole illuminare la tua memoria santa, il tuo ricordo più bello, rendere attuale il primo incontro con Lui.
Il battesimo
Ricorda e cammina: ritorna a Lui, ritrova la grazia della risurrezione di Dio in te!”, ha concluso il Papa. Nel corso della celebrazione ibattezza otto adulti: provenienti da Albania, Stati Uniti d’America, Nigeria, Italia e Venezuela. Domani mattina il Pontefice tornerà in Piazza San Pietro per la Messa. Poi pronuncerà dalla Loggia delle benedizioni il tradizionale messaggio ‘Urbi et Orbi’ nel quale è atteso un nuovo appello per la pace, considerate le tensioni che stanno aumentando in queste ore in tanti angoli del pianeta, dall’Ucraina alla Terra Santa.