Nuovo accorato appello del Papa per la pace. Salutando i fedeli di lingua portoghese durante l’Udienza Generale, ricorda che in questi giorni ”abbiamo celebrato la Vergine di Fatima. Vi invito a pregare con fiducia il Santo Rosario, chiedendo alla Madonna la pace in tutto il mondo”. ”Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina Israele, il Myanmar. Preghiamo per tutti i popoli che soffrono la guerra”. ”Tutti insieme col cuore grande preghiamo perché ci sia la pace definitiva e niente guerre. Perché la guerra sempre e’ una sconfitta, sempre”, ha detto Papa Francesco. Il Pontefice ha anche rivolto la sua attenzione alle popolazioni dell’Afghanistan che tra venerdì e sabato scorsi sono state ”duramente colpite dalle tragiche inondazioni che hanno causato numerose perdite di vite umane tra cui bambini e continuano a causare distruzioni di molte case”. Il Papa prega ”per le vittime, in particolare per i bambini e le loro famiglie, e faccio appello alla Comunità internazionale affinché fornisca subito gli aiuti e il sostegno necessario e protegga i più vulnerabili”.
Amare i nemici
”Amare i nemici”, ad ”insulti e maledizioni” non rispondere con la stessa carta ma con ”l’amore cristiano”. Lo ha detto il Papa in piazza San Pietro. Papa Francesco, incentrando la catechesi sulla carità, ha osservato: ” L’amore cristiano abbraccia ciò che non è amabile, offre il perdono. Quanto è difficile perdonare!. L’amore cristiano benedice quelli che maledicono. Noi, ad un insulto e una maledizione siamo abituati a rispondere con un altro insulto. È un amore così ardito da sembrare quasi impossibile, eppure è la sola cosa che resterà di noi. È la ”porta stretta” attraverso cui passare per entrare nel Regno di Dio”.
Bergoglio, parlando di amore, ha osservato: ”Anche ai nostri giorni l’amore è sulla bocca di tutti, di tanti ”influencer” e nei ritornelli di tante canzoni. Si parla tanto di amore ma cosa è? Non l’amore che sale, ma quello che scende; non quello che prende, ma quello che dona; non quello che appare, ma quello che si nasconde. I cristiani dell’antichità avevano a disposizione diverse parole greche per definire l’amore. Alla fine, è emerso il vocabolo ”agape”, che normalmente traduciamo con ”carità”. Perché in verità i cristiani sono capaci di tutti gli amori del mondo: anche loro si innamorano, più o meno come capita a tutti. Anche loro sperimentano la benevolenza che si prova nell’amicizia. Anche loro vivono l’amor di patria e l’amore universale per tutta l’umanità”.
Bergoglio ha indicato la strada dell’amore cristiano: ”C’e’ un amore più grande, che proviene da Dio e si indirizza verso Dio, che ci abilita ad amare Dio, a diventare suoi amici, e ci abilita ad amare il prossimo come lo ama Dio, col desiderio di condividere l’amicizia con Dio. Questo amore, a motivo di Cristo, – ha spiegato Francesco – ci spinge là dove umanamente non andremmo: è l’amore per il povero, per ciò che non è amabile, per chi non ci vuole bene e non è riconoscente. È l’amore per ciò che nessuno amerebbe; anche per il nemico. Questo è ”teologale”, cioè viene da Dio. Noi siamo abituati a chiacchierare dei nemici: amateli invece, fate del bene e prestate senza sperarne nulla. L’amore cristiano abbraccia ciò che non è amabile, offre il perdono. Quanto è difficile perdonare. L’amore cristiano benedice quelli che maledicono. E noi con un insulto e una maledizioni siamo abituati a rispondere con un altro insulto. È un amore così ardito da sembrare quasi impossibile, eppure è la sola cosa che resterà di noi. È la ”porta stretta” attraverso cui passare per entrare nel Regno di Dio”.
Proteggere la vita
”Proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale”, ha detto ancora il Santo Padre. ”Lo Spirito Santo ci solleva sempre a un grande amore disinteressato verso i poveri, i malati e gli indifesi, come i bambini non ancora nati”. ”Oggi è con noi una campana portata dalla Polonia, chiamata ”La voce dei non nati”, che sarà portata in Kazakistan. Essa ricorderà la necessità di proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale”, ha osservato Francesco.
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Foto: Vatican Media