Al contrario di quanto aveva fatto ieri nella messa in Piazza San Pietro in cui non aveva pronunciato l’omelia, dando così campo libero a innumerevoli illazioni sul suo stato di “affaticamento” – per quanto non sia una rarità che nella liturgia della Domenica delle Palme, complice anche la lunga lettura della Passione, il celebrante preferisca all’omelia un momento di silenzio e meditazione -, oggi papa Francesco, nell’udienza in Sala Nervi alla comunità cattolica nigeriana di Roma, ha regolarmente letto il suo discorso. E senza neanche affidarlo a suoi collaboratori della Segreteria di Stato, come aveva fatto più volte di recente, anche nelle udienze generali, a causa dei postumi dell’influenza.
La condizioni di salute del Papa
Basterà questo a tacitare le speculazioni, non di rado tendenziose e interessate, sulle sue condizioni di salute? Soprattutto in un momento in cui il Pontefice è chiamato a far fronte ai molteplici e articolati impegni della Settimana Santa? Papa Francesco “è un uomo di 87 anni con enormi responsabilità. È normale che attraversi momenti di affaticamento”, spiega oggi sul Corriere della Sera Sergio Alfieri, il medico che ha operato Bergoglio all’addome due volte negli ultimi tre anni, primario di chirurgia del Gemelli. “Non mi risultano situazioni di preoccupazione. Il Santo Padre sta bene compatibilmente con l’età e le sue episodiche difficoltà respiratorie nei periodi più freddi – aggiunge -, anche per il pregresso intervento polmonare subito molti anni addietro. Non lo vedo tutti i giorni ma posso assicurare che non ha malattie particolari. Si sottopone a controlli periodici”.
La settimana santa
Sicuramente i prossimi giorni, in questa sua undicesima Settimana Santa da Pontefice, costituiranno una bella prova per saggiare la resistenza fisica di Francesco e la sua capacità di reggere eventi particolarmente impegnativi, a parte le sue ormai ben note difficoltà nella deambulazione. Il calendario è a dir poco serrato. Dopo mercoledì, in cui in Piazza San Pietro avrà la consueta udienza generale, nel Giovedì Santo il papa è atteso alle 9.30 nella Basilica vaticana dalla Messa crismale con il clero, e nel pomeriggio alle 16.00 dalla Messa “in coena Domini” al carcere femminile di Rebibbia, col rito della lavanda dei piedi alle detenute. Il Venerdì Santo, alle 17.00 la celebrazione della Passione del Signore in Basilica, e alle 21.15 il tradizionale rito in Mondovisione della Via Crucis al Colosseo. Il Sabato Santo, alle 19.30, la Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, la più lunga celebrazione dell’Anno liturgico, anche con i riti di battesimo, cresima e prima comunione di catecumeni adulti.
La domenica di Pasqua
Si passa quindi alla Domenica di Pasqua, con la messa alle 10.00 in Piazza San Pietro, seguita dalla benedizione ‘Urbi et Orbi’ e dal messaggio pasquale (per tale motivo, anche in questo caso la messa non dovrebbe comprendere l’omelia). E non finisce qui, anche perché nel Lunedì dell’Angelo il papa reciterà il Regina Caeli, che nel periodo pasquale sostituisce l’Angelus.
Intanto, a conferma della volontà di Francesco di non rallentare in alcun modo la sua attività, è stato diffuso oggi il programma della sua prossima visita a Venezia, in programma domenica 28 aprile. Incontri con le detenute, con gli artisti del Padiglione vaticano alla Biennale d’Arte e con i giovani saranno al centro della giornata. Quattro i discorsi in programma, compresa l’omelia della messa in Piazza San Marco: tutto nell’arco della sola mattinata, per una permanenza del papa nel capoluogo lagunare di non più di cinque ore. (ANSA),
Foto: Vatican News