Il Papa torna a denunciare la piaga degli abusi: Va ”sradicata” e sulla pedopornografia osserva: ” Criminalità messa al servizio di tutti attraverso i loro telefonini”. Il Papa ha denunciato le piaghe ricevendo in udienza i membri del Ceprome, il Centro de Protección de Menores, team di psicologi, giuristi, psichiatri, teologi, pedagogisti, comunicatori – riuniti da diversi Paesi dell’America Latina per studiare strategie che rendano la Chiesa un luogo sempre più sicuro per minori e persone vulnerabili. ”Non dobbiamo dimenticarlo: gli abusi che hanno colpito la Chiesa non sono che un pallido riflesso di una triste realtà che coinvolge tutta l’umanità e alla quale, soprattutto, non si presta la necessaria attenzione”, ha detto Bergoglio nel discorso in spagnolo.
Il Pontefice ha parlato anche dei ”progressi” della Chiesa nel contrasto agli abusi, ”grazie a pastori profetici”, ha affermato parlando di ”un cardinale”, Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente dal 2014 della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
Le parole di Papa Francesco
Lui, spiega Francesco, ”è stato in grado di prendere una ‘patata bollente’ come era Boston a quel tempo, e andare avanti, senza occuparsi dei soldi, ma piuttosto delle persone e dei bambini feriti. Credo di poter dire che la Chiesa ha fatto molti progressi in questo senso, non smetterà di farli”. Parlando della pedopornografia Francesco ha fatto riferimento alle ”riprese di materiale pedopornografico, che purtroppo, pagando una piccola somma, possono essere già sul telefono. Dove viene realizzata questa pedopornografia? In quale Paese viene realizzata? Nessuno lo sa. Ma è criminalità messa al servizio di tutti attraverso i loro telefonini. Per favore, parliamo anche di questo. Perché questi bambini che vengono filmati sono vittime, vittime sofisticate di questa società dei consumi. Non dimenticate questo punto, che mi preoccupa molto”.