“Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento da parte dell’Iran”, così il Papa al Regina Caeli: “Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto”.
“Due Stati vicini”, ha ribadito il Pontefice. “Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, negoziato (ha ripetuto, ndr), con determinazione – ha proseguito -. Si aiuti quella popolazione precipitata in una catastrofe umanitaria. Si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fa. Quanta sofferenza!”. “Preghiamo per la pace – ha concluso Francesco -: basta con la guerra! Basta con gli attacchi! Basta con la violenza! Sì al dialogo e sì alla pace”.
CONDIVIDERE FEDE CON FAMIGLIA E AMICI, GESù CI SORPRENDERà
“Oggi il Vangelo ci riporta alla sera di Pasqua. Gli apostoli sono riuniti nel cenacolo, quando da Emmaus tornano i due discepoli e raccontano il loro incontro con Gesù, e mentre esprimono la gioia della loro esperienza, il Risorto appare a tutta la comunità. Gesù arriva proprio mentre stanno condividendo il racconto dell’incontro con Lui. Questo mi fa pensare che bello condividere sull’importanza di condividere gli affetti. Riflettiamo su questo, sull’importanza di condividere la fede”, ha detto ancora il Papa.
“Ogni giorno siamo bombardati da mille messaggi. Parecchi sono superficiali e inutili, altri rivelano una curiosità indiscreta o, peggio ancora, nascono da pettegolezzi e malignità. Sono notizie che non servono a nulla, anzi fanno male. Ma ci sono anche notizie belle, positive e costruttive, e tutti sappiamo quanto fa bene sentirsi dire cose buone, e come stiamo meglio quando ciò accade. Ed è bello pure condividere le realtà che, nel bene e nel male, hanno toccato la nostra vita, così da aiutare gli altri. Eppure c’è una cosa di cui spesso facciamo fatica a parlare, della più bella che abbiamo da raccontare: il nostro incontro con Gesù. Ognuno di noi ha incontrato il Signore e facciamo fatica a parlarne. Ciascuno di noi potrebbe dire tanto in proposito – spiega il Pontefice – non facendo da maestro agli altri, ma condividendo i momenti unici in cui ha percepito il Signore vivo, vicino, che accendeva nel cuore la gioia o asciugava le lacrime, che trasmetteva fiducia e consolazione, forza ed entusiasmo, oppure perdono, tenerezza”.
La Madonna ci aiuti
“È importante condividere questo in famiglia, nella comunità, con gli amici. Così come fa bene parlare delle ispirazioni buone che ci hanno orientato nella vita, dei pensieri e dei sentimenti buoni che ci aiutano tanto ad andare avanti, anche degli sforzi e delle fatiche che facciamo per capire e per progredire nella via della fede, magari pure per pentirci e tornare sui nostri passi. Se lo facciamo, Gesù, proprio come è successo ai discepoli la sera di Pasqua, ci sorprenderà e renderà ancora più belli i nostri incontri e i nostri ambienti.
Proviamo allora a ricordare, adesso, un momento forte della nostra vita, un incontro decisivo con Gesù. Ognuno ha avuto un incontro con il Signore. Pensiamoci in silenzio. E chiediamoci – continua – quando ho trovato il Signore? Quando il Signore si è fatto vicino a me?
Questo incontro lo ho condiviso, per dare gioia al Signore? Ne ho mai fatto dono con semplicità ai familiari, ai confratelli, alle persone care e a quelle che frequento? E infine: sono interessato, a mia volta, ad ascoltare dagli altri ciò che hanno da dirmi sul loro incontro con Cristo? La Madonna ci aiuti a condividere la fede per rendere le nostre comunità sempre di più luoghi di incontro con il Signore”.
Foto: Vatican Media