‘Non bisogna inseguire gli ascolti a scapito dei contenuti: si tratta piuttosto di costruire, attraverso la vostra offerta, una domanda diffusa di qualità”. Lo ha detto oggi il Papa ricevendo in udienza i dirigenti e il personale della Rai. ”Del resto – ha osservato – la comunicazione, proprio in quanto dialogo per il bene di tutti, può svolgere nel nostro tempo un ruolo fondamentale anche nel ritessere valori socialmente vitali come la cittadinanza e la partecipazione. La Rai entra ogni giorno in tante case italiane, praticamente in tutte, ed è bello pensare alla sua presenza non come a una ”cattedra di tuttologi”, ma a un gruppo di amici che bussano alla porta per fare una sorpresa, per offrire compagnia, per condividere gioie e dolori, per promuovere in famiglia e nella società unità e riconciliazione, ascolto e dialogo, per informare e anche per mettersi in ascolto, con rispetto e umiltà. Vi incoraggio a camminare su questa strada”.
GARANTIRE IL PLURALISMO, COMBATTERE FAKE NEWS E IDEOLOGIE
“Garantire il pluralismo”, ”combattere le fake news”, ha detto il Papa. ‘Un doppio compleanno, – ha detto Bergoglio- che da un lato vi invita a guardare indietro, alla vostra storia, tanto intrecciata con quella italiana; e dall’altro vi sfida a guardare avanti, al futuro, al ruolo che avrete in un tempo tutto da costruire, dove ogni vita è sempre più connessa con le altre, a livello globale. Inoltre, siamo in Vaticano, e molti di voi conoscono bene questi luoghi, perché la RAI fin dalla sua nascita ha sempre seguito da vicino i passi dei Successori di Pietro”.
La prima parola sulla quale il Pontefice si è soffermato è servizio: ”È una parola che spesso riduciamo al suo significato strumentale, finendo per confondere il servire con il servirsi, la dedizione con l’uso. Il vostro lavoro, invece, vuole essere soprattutto una risposta ai bisogni dei cittadini, in spirito di apertura universale, con un’azione capace di articolarsi sul territorio senza diventare localista, nel rispetto e nella promozione della dignità di ogni persona. Un contributo alla verità e al bene comune che assume risvolti precisi nell’informazione, nell’intrattenimento, nella cultura e nella tecnologia”.
Promuovere la verità
”Nel campo dell’informazione, servire – ha sottolineato Francesco – significa essenzialmente cercare e promuovere la verità, ad esempio contrastando il diffondersi delle fake news e il subdolo disegno di chi cerca di influenzare l’opinione pubblica in modo ideologico, mentendo e disgregando il tessuto sociale. La verità è una non si può dividere con gli interessi personali”. Anche l’informazione, evidenzia il Papa, ” dev’essere ”ecologica”, cioè umana”.
Bergoglio ha esortato quindi a ”garantire un pluralismo rispettoso delle diverse opinioni e fonti perché, come già affermava San Giovanni Paolo II, «la verità, anche quando la si è raggiunta — e ciò avviene sempre in modo limitato e perfettibile — non può mai essere imposta”. Il Papa al termine del discorso ha ironizzato sulla sedia a rotelle che ormai da tempo lo accompagna negli spostamenti. ”Un tempo si usava la sedia gestatoria, erano altri tempi. Ora si usa questa – ha osservato a braccio indicando la sua carrozzella – che è molto più pratica”.