Papa Francesco ha inviato una lettera a un gruppo di migranti riuniti a Lajas Blancas, a Panama. “Cari migranti, vorrei accompagnarvi personalmente adesso – vi scrive il Pontefice -. Sono anche io figlio di migranti partiti alla ricerca di un futuro migliore. C’erano momenti in cui rimanevano senza nulla, addirittura affamati; con le mani vuote, ma il cuore pieno di speranza”.
NON ABBIATE PAURA DI GUARDARE GLI ALTRI NEGLI OCCHI
“Ringrazio i miei fratelli vescovi e agenti pastorali che mi rappresentano davanti a voi – prosegue la lettera in spagnolo del Papa -. Sono il volto di una Chiesa madre che cammina con i suoi figli, nei quali scopre il volto di Cristo e, come Veronica, con affetto, offre sollievo e speranza nella via crucis della migrazione”. “Grazie per il loro impegno con i nostri fratelli e sorelle migranti che rappresentano la carne sofferente di Cristo, quando sono costretti ad abbandonare la propria terra, ad affrontare i rischi e le tribolazioni di un cammino duro, senza trovare altra via d’uscita”, aggiunge Francesco.
“Fratelli e sorelle migranti – dice ancora il testo del Papa, datato oggi, 21 marzo -, non dimenticate mai la vostra dignità umana. Non abbiate paura di guardare negli occhi gli altri perché non siete uno scarto, ma fate parte anche voi della famiglia umana e della famiglia dei figli di Dio. E grazie per esserci”. “Che Gesù vi benedica e la Santa Vergine si prenda cura di voi – conclude -. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Fraternamente, Francesco”.
La lettera di Papa Francesco
Ecco il testo originale della lettera scritta in spagnolo:
Queridos migrantes:
Quisiera estar ahora acompañándoles personalmente. Yo también soy hijo de migrantes que salieron en búsqueda de un mejor porvenir. Hubo momentos en que ellos se quedaron sin nada, hasta pasar hambre; con las manos vacías, pero el corazón lleno de esperanza.
Agradezco a mis hermanos obispos y agentes de pastoral que me representan ante ustedes. Ellos son el rostro de una Iglesia madre que marcha con sus hijos e hijas, en los que descubre el rostro de Cristo y, como la Verónica, con cariño, brinda alivio y esperanza en el viacrucis de la migración. Gracias por comprometerse con nuestros hermanos y hermanas migrantes que representan la carne sufriente de Cristo, cuando se ven forzados a abandonar su tierra, a enfrentarse a los riesgos y a las tribulaciones de un camino duro, al no encontrar otra salida.
Hermanos y hermanas migrantes, no se olviden nunca de su dignidad humana. No tengan miedo de mirar a los demás a los ojos porque no son un descarte, sino que también forman parte de la familia humana y de la familia de los hijos de Dios. Y gracias por estar ahí.
Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Y por favor, no se olviden de rezar por mí.
Fraternalmente,
Roma, San Juan de Letrán, 21 de marzo de 2024
FRANCISCO
Foto Osservatore Romano