“Oggi si avverte un urgente bisogno di un’economia nuova e ‘illuminata’, per affrontare il cambiamento d’epoca e le temibili sfide che abbiamo di fronte”. Lo afferma Papa Francesco in un messaggio inviato al Festival dell’economia civile in corso a Firenze. Le sfide, secondo il Pontefice, sono “in particolare quella della povertà, cioè delle diseguaglianze, in un modello economico che produce scarti e scartati; e quella dell’emergenza climatica che mette a rischio il nostro futuro sul pianeta”.
Superare i luoghi comuni
“Bisogna superare riduzionismi e luoghi comuni: approfondendo un’antropologia dove la persona è capace di dono e di quella superiore forma di razionalità che è l’intelligenza sociale, fatta di fiducia e cooperazione, potremo pervenire ad una ricca diversità di forme di impresa e vedere crescere il numero di quegli imprenditori più ‘ambiziosi’, che non guardano semplicemente al profitto ma anche all’impatto sociale e ambientale”, dice il Pontefice. “Questa economia ‘illuminata’ – ha proseguito il Papa – ha bisogno di direzioni di largo respiro, che aiutino la nostra società e percorrere la via del ben vivere e della generatività, e di una politica, anche economica, arricchita dalla partecipazione, dalla cittadinanza attiva e dalle scelte responsabili dei cittadini, nella logica della sussidiarietà che è il fondamento della democrazia”.
Gli occhi dei poveri
Dunque, ha concluso il Pontefice rivolgendosi ai partecipanti al festival, “a tutti voi chiedo non solo di elaborare teorie in questa direzione, ma di fare vostra la missione di unire tutte le persone di buona volontà. Sappiate guardare all’economia e al mondo con gli occhi dei più poveri, degli emarginati, degli scartati. Lavorato con loro e per loro. Che possiate impegnarvi con coraggio e passione, ma soprattutto convergere, facendo prevalere ciò che unisce sui tanti distinguo che a volte con le più nobili intenzioni indeboliscono la forza del bene. Solo insieme possiamo affrontare le sfide del nostro futuro con coraggio e creatività”.
Intelligenza artificiale si coniughi a sapienza del cuore
Il Papa ha scelto per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2024, il tema: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. “L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere – spiega in una nota il Vaticano – il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani. Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull’intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare. È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet. È necessario che la comunicazione sia orientata a una vita più piena della persona umana”, conclude la nota.