‘Gesù lo annunciamo con gioia, o non lo annunciano. Ecco perché un cristiano risentito e rancoroso non è credibile: nessuno gli crederà”. Lo ha detto il Papa in occasione dell’udienza generale in piazza San Pietro. Bergoglio ha detto che si tratta di quei ”cristiani con la faccia di baccalà: non esprimono niente”. Da qui le altre parole: ”Il Vangelo non è una ideologia, è annuncio di gioia. Il Vangelo ha il calore della gioia. Il Vangelo ci tocca l’anima”. Francesco, nel corso della catechesi, ha osservato che ”i primi a dover essere evangelizzati siamo noi cristiani. Immersi nel clima veloce e confuso di oggi, pure noi, infatti, potremmo trovarci a vivere la fede con un sottile senso di rinuncia, persuasi che per il Vangelo non ci sia più ascolto e che non valga più la pena impegnarsi per annunciarlo. Potremmo addirittura esser tentati dall’idea di lasciare che ”gli altri” vadano per la loro strada. Invece proprio questo è il momento di ritornare al Vangelo per scoprire che Cristo ‘è sempre giovane e fonte costante di novità”’. ”Il Vangelo – ha osservato Francesco- è atteso anche oggi: l’uomo di ogni tempo ne ha bisogno, anche la civiltà dell’incredulità programmata e della secolarità istituzionalizzata; anzi, soprattutto la società che lascia deserti gli spazi del senso religioso ha bisogno di Gesù. Questo è il momento favorevole all’annuncio di Gesù. Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo. Ognuno spenda un po’ di tempo . Lui è l’inizio dell’evangelizzazione, la fonte della gioia!”.
VOGLIAMO LA PACE, PREGHIAMO OGNI GIORNO
Il Papa, al termine dell’udienza generale in piazza in piazza San Pietro, rinnova il suo accorato appello per la pace in Ucraina, nel Medio Oriente e in tutti i luoghi di conflitto. ”Preghiamo, fratelli e sorelle, per la pace – dice Bergoglio- in modo speciale per la martoriata Ucraina, che soffre tanto. E poi per la Terra Santa, Palestina e Israele, e non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto. E pensiamo dovunque c’è la guerra, ce ne sono tante, preghiamo per la pace. Ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!”.
I saluti
Il monito ai pellegrini polacchi’ ”in vista della Giornata Mondiale dei Poveri, vi incoraggio a continuare ad essere evangelicamente generosi verso i bisognosi, particolarmente con i tanti rifugiati dalla martoriata Ucraina”. Lo ha detto il Papa salutando i pellegrini di lingua polacca all’udienza generale. ”Costruire ponti, mai muri”. Il Papa, al termine dell’udienza generale, nel corso dei saluti ai fedeli di lingua italiana accoglie con affetto gli Scout Agesci di Foligno: ”Cari ragazzi, vi esorto ad essere coraggiosi protagonisti negli ambienti in cui vivete; siate soprattutto gioiosi testimoni del Vangelo, costruttori di ponti e mai di muri!”. Donare il sangue aiuta a salvare tante vite umane. Lo ha sottolineato il Papa al termine dell’udienza generale nel corso dei saluti ai fedeli di lingua italiana: ”Saluto l’Associazione Volontari Italiani del Sangue e sottolineo il valore etico della donazione del sangue: un gesto che aiuta a salvare tante vite umane!”.
Rivedi l’Udienza Generale di mercoledì 15 novembre sul canale EWTN.