“Tutte le iniziative per la pace sono buone, l’importante e’ che le facciamo insieme e l’importante e’ che non si strumentalizzino per altri scopi”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, a margine del Forum per il Dialogo in corso ad Awali, in Bahrein, e al quale questa mattina è intervenuto Papa Francesco, commentando con i giornalisti la manifestazione per la pace che si terra’ domani a Roma.
Piccoli segnali da Mosca
Sulla guerra in Ucraina da parte di Mosca “qualche piccolo accenno c’e’ stato”, per esempio per quanto riguarda l’accordo sul grano, “sono piccoli segnali, spero vadano nella direzione del buon senso” – ha continuato Parolin. Quanto invece alla proposta del Presidente francese Emmanuel Macron, di coinvolgere il Papa nella mediazione “purtroppo non ci sono passi in avanti ma resta “la disponibilita’ della Santa Sede sempre ad aiutare in qualsiasi forma possibile”.
Il Papa è molto preoccupato
“Il Papa a suo tempo disse, nell’appello” dell’Angelus di circa un mese fa, “che chiedeva anche al presidente Zelenski di essere aperto a serie proposte di pace perche’ altrimenti non se ne uscira’ piu’. E questo invito rimane” ha detto ancora il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, a margine del Forum per il Dialogo in corso in Bahrein. “Il Papa e’ molto preoccupato”, “spero che le sue parole aprano spiragli per la pace”.
L’incontro con Lavarov
Quanto all’incontro che Parolin ha avuto un mese fa, a margine dell’assemblea dell’Onu, con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, il card. Parolin riferisce: “Lavrov ha ripetuto la loro versione, la versione russa” della guerra; “io gli ho fatto presente la preoccupazione del Santo Padre”. “Il Papa e’ molto preoccupato, mi pare che in questo periodo ogni mercoledi’ e ogni occasione che ha avuto di parlare e’ sempre tornato ad esprimere, oltre che l’appello che si concluda la guerra e si avviino negoziati di pace, anche la sua personale preoccupazione”.