Antonia Salzano, madre del Beato Carlo Acutis, e José María Zavala, regista del film “Il cielo non può aspettare” sulla vita dell’adolescente italiano, hanno parlato della profonda amicizia spirituale che unisce Carlo a San Pio di Pietrelcina. Carlo Acutis 1991–2006) è stato un adolescente italiano morto a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. Ha aiutato i poveri, ha promosso i miracoli eucaristici e ha offerto la sua sofferenza per il Papa, la Chiesa e la conversione dei peccatori. San Pio da Pietralcina (1887–1968), noto anche semplicemente come Padre Pio, era un frate cappuccino italiano che ebbe gli stigmi di Cristo, il dono della profezia, visioni mistiche, e che nel suo ministero si distinse per le sue lunghe ore nel confessionale.
L’episodio
Nel film “Il cielo non può aspettare”, Antonia Salzano ricorda un episodio poco conosciuto della sua esperienza personale con Padre Pio.vUna notte poté vedere chiaramente in sogno Padre Pio, che gli diceva: “Alzati, tuo figlio è sbagliato”. Andò a vedere Carlo nella sua stanza e scoprì che, in effetti, era malato e aveva la febbre. D’altra parte, in un video pubblicato nel 2021, Antonia ricorda che suo padre era amico della donna che ha ricevuto il miracolo che ha permesso la canonizzazione di Padre Pio nel 2002 La madre sottolinea anche che Carlo Acutis era molto devoto all’Eucaristia per la devozione che vide in Padre Pio, e che qualcosa di simile accadeva con l’angelo custode e le anime del purgatorio. “Come Padre Pio, Carlo era anche molto devoto al suo angelo custode. Diceva che si chiamava Gabriel e, come Padre Pio, aveva dialoghi continui con il suo angelo custode”, dice Antonia.
La devozione
Per quanto riguarda “la devozione alle anime del purgatorio, Carlo ha anche visto alcune cose delle anime del purgatorio che gli chiedevano preghiere”, continua la madre del beato. Antonia Salzano sottolinea anche la devozione del Beto Carlo Acutis e di Padre Pio all’Arcangelo San Michele, San Francesco d’Assisi e alla Vergine di Fatima. In un video José María Zavala fa notare la connessione di Carlo Acutis e Padre Pio con l’Arcangelo San Michele, in particolare nel luogo noto come Monte Sant’Angelo, vicino a San Giovanni Rotondo, dove visse il santo cappuccino. In quel luogo, Padre Pio mandava coloro che erano colpiti dal demone, nella grotta dove apparve l’arcangelo, fossero liberati per sua intercessione. Zavala racconta anche che una zia di Antonia Salzano era la figlia spirituale di Padre Pio, e le disse che era nata sua nipote e le chiese di pregare per lei. “E Padre Pio disse ‘la benedico, la benedico’, e in effetti la benedisse a distanza, e quella benedizione ebbe effetto, perché, per intercessione di Carlo Acutis, del suo stesso figlio, Antonia Salzano ebbe una conversione, e non solo lei, ma suo marito e i suoi fratelli, tutta la famiglia”, ha condiviso Zavala. José María Zavala ha poi indicato una coincidenza di date. Il beato fece la sua Prima Comunione il 16 giugno 1998, e il 16 giugno 2002 Padre Pio fu canonizzato da Papa Giovanni Paolo II “nella cerimonia di canonizzazione più massiccia in tutta la storia della Chiesa”. Inoltre, il 24 maggio 2003 Carlo Acutis ha fatto la Conferma, un giorno prima del compleanno di Padre Pio, che è il 25 maggio.