Ha ancora senso parlare di teologia del corpo, se recenti studi degli esperti del settore dicono che il grande obiettivo contemporaneo è l’Instagram beauty: moda, beauty, wellness, estetica. Un corpo con più curve al posto giusto, più tonicità e meno magrezza. Un modello estetico ben preciso. Oltre a una grande lotta sotterranea e silenziosa al maschilismo che si sta provando a far strada con le modalità “esagerate” tipiche di ogni adolescente: confusione e distanziamento dalle regole sociali condivise. Ecco allora i non-binary, l’omosessualità, la bisessualità, l’asessualità. Niente di nuovo sotto il sole.
Si stava meglio quando si stava peggio?
Nessun moralismo. Ogni generazione ha avuto i propri canoni estetici, ogni generazione ha fatto i conti con la costruzione della propria immagine corporea, della propria identità, del proprio mondo emotivo-relazionale e del proprio rapporto col sesso.
Corpo, sesso, sessualità: un tempo se ne parlava meno, era un argomento taboo, oggi è più che sdoganato e dovrebbe creare maggiore libertà e serenità, eppure ci accorgiamo che non è così. Come non era così anche sessanta, quaranta, venti anni fa. Non ci sono soluzioni semplici di fronte a problemi complessi, però è possibile restituire anche oggi e ancora una volta, la bellezza della riscoperta della nostra natura, della nostra anatomia, quella di cui tutti noi disponiamo dal momento del concepimento.
Il cielo nel tuo corpo: la “teologia del corpo” di Giovanni Paolo II
A ciascuno viene regalato un corpo con caratteristiche ben determinate a livello scientifico. È da qui che Giulia Cavicchi e suo marito Tommaso Lodi partono per far fare al lettore un viaggio all’interno del nostro corpo con il loro libro Il cielo nel tuo corpo. Teologia del corpo di lui e del corpo di lei (Tau editrice, pp.177, euro 15). Gli autori, psicoterapeuta lei e ingegnere appassionato di teologia lui, hanno deciso di condividere con questo scritto la loro pluriennale esperienza come speaker e formatori, dopo aver incontrato sulla loro strada matrimoniale e personale, la teologia del corpo di san Giovanni Paolo II.
Un lavoro di unificazione
Il libro prova a riportare in superficie quella trama che unisce tutte le dimensioni dell’umano: emozioni, sentimenti, desideri, sessualità, spiritualità, amori, attraverso la riscoperta della nostra identità, in quanto femmine e maschi, naturalmente inscritta nel nostro corpo e innestata su un momento creativo originario profondamente vero e compiuto eppure dimenticato. “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.” (Gen 1,27)
Un viaggio nel maschile e nel femminile, oltre l’anatomia
È un viaggio che parte dal corpo materico, dal come si differenzi da tanti altri corpi viventi. Prosegue evidenziando la differenza sessuale che normalmente si studia a scuola in modo “prettamente funzionale”. Se il libro si fermasse qui sarebbe come un comunissimo libro di scienze o di anatomia. Il passo “oltre” avviene quando i due coniugi prestano la loro penna, marcatamente e volutamente maschile e femminile, per descrivere il significato più profondo che ciascun organo del rispettivo apparato riproduttore porta inscritto dentro di sé, raccontando i tratti caratteristici della mascolinità e della femminilità.
Gli umili spermatozoi…
Ad esempio, la forza umile degli spermatozoi. “[…] la forza maschile si arresta, perché sarà l’ovulo femminile a lasciarne entrare uno solo […] entrando lo spermatozoo perderà il flagello, ovvero per unirsi, per dare la vita, sarà pronto a lasciare una parte di sé. […] mostra come l’autentica forza maschile sia una forza umile capace di dare la vita.”
… e lo scrigno delle ovaie
Oppure le ovaie femminili, “lo scrigno del tesoro”. “[…] emerge come ogni ciclo mestruale custodisca l’unicità: uno e un solo ovulo e per ciascuno una lunga preparazione. Il nostro ovaio allora ci parla di una ben precisa sfaccettatura del femminile: la cura per il particolare, l’attenzione al singolo”.
La bellezza della sessualità
Giulia e Tommaso raccontano la bellezza del nostro corpo umano, di quanto, sin dal concepimento e per tutta la vita, sia impregnato sessualmente in ogni cellula, e come “la sessualità umana, lungi dall’essere qualcosa di animalesco, contenga in sé la chiamata alla relazione e all’amore”. La grande sfida di ogni tempo è quella di fare memoria di questa bellezza che portiamo dentro e che permette di ristabilire un rapporto sereno e generativo con la propria fisicità. Scoprire quanto la femminilità e la mascolinità siano già inscritte in ciascuno in modo evidente e di quanto corpo, anima e spirito siano saldamente correlati e interconnessi e, infine, di come il corpo sia la manifestazione esteriore di ciò che siamo nel profondo. Un ritorno all’origine, all’Origine, al sogno iniziale e creativo del Creatore.
Ri-scoprire il mistero che ci abita
Questo libro può essere una bella strada per riscoprirci uomini e donne, doni, chiamati a diventare padri e madri, indipendentemente dal nostro stato di vita. “Veramente grande è il mistero dei nostri corpi, il corpo di lui e il corpo di lei con la sessualità che li contraddistingue […] Proprio per questo nostro corpo, che spesso sentiamo così scomodo e mai adeguato, attraverso la sua carica simbolica porta nascosta in sé la bussola della nostra identità e del nostro destino”. (Sulla strada di Emmaus).