Il Sinodo dei Vescovi sulla sinodalita’ e’ arrivato alle battute finali. Stasera i padri e le madri sinodali (368 i partecipanti di cui 272 vescovi e 96 non vescovi)- riuniti in Vaticano dallo scorso 2 ottobre- voteranno il documento finale della XVI Assemblea generale ordinaria . Stasera parlerà anche il Papa, al quale, al di la’ del documento. spetterà la parola finale. Non si dovranno attendere rivoluzioni: i temi più divisivi non saranno votati: niente diaconesse, niente rivisitazione del celibato sacerdotale. Non ci si dovranno aspettare neanche aggiornamenti della morale sessuale.
Per il Papa, ha riferito nei giorni scorsi il card. Victor Manuel Fernandez, prefetto dell’ex S. Uffizio, non sono maturi i tempi per decidere sul diaconato femminile. Lo stesso Fernandez però ha altresì spiegato come il suo dicastero sia impegnato ad approfondire il tema del ruolo delle donne e ad esplorare nuove possibilità per ministeri a loro dedicati.
Fernandez, in un audio diffuso dai media vaticani, ha detto che si sta tenendo conto delle esperienze già in atto che vedono donne incaricate di guidare le comunità, ad esempio in Amazzonia, ma anche in Africa e in Asia. Quanto al tema del diaconato, il porporato ha detto che la porta resta aperta e che sulla questione e’ ancora al lavoro la commissione presieduta dal cardinale Giuseppe Petrocchi. Fernández ha detto che ”le donne vogliono essere ascoltate e valorizzate: chiedono di avere autorità e sviluppare i loro carismi e capacità, ma la maggior parte di loro non chiede il diaconato, cioè non chiede di essere ”clericalizzata”. Per questo il lavoro del Dicastero è quello di procedere intanto con passi «molto concreti» su questa strada.
Fondamentale, in questo senso, approfondire le differenze tra ordine sacro e potestà, così da poter affidare anche ai laici e dunque anche alle donne ruoli guida nella Chiesa: una via sulla quale è possibile avere un significativo consenso”.