“Il cielo non può aspettare”, il film sul beato Carlo Acutis diretto da José María Zavala, ha scatenato le richieste di esporre la mostra sui miracoli eucaristici sviluppata virtualmente dal giovane, così come la mostra ridotta “ExpoCarlo”. Le domande non solo si sono moltiplicate in Spagna, ma stanno anche arrivando con forza da tutta l’America Latina. Questo è stato annunciato da Olga Domínguez in un messaggio viralizzato attraverso i social network Domínguez è stata recentemente nominata custodia della “Esposizione Internazionale I Miracoli Eucaristici nel Mondo” ed è anche la creatrice mostra “Expo Carlo”
Le parole di Dominguez
In una conversazione con ACI Prensa, Domínguez sottolinea che l’interesse suscitato in numerose località spagnole come nei paesi delle Americhe è quello che voleva Carlo, che trattava con persone di tutti i paesi”. Le richieste sono già state ricevute da luoghi come Messico, Guatemala, Honduras, Costa Rica e Panama. Per il suo arrivo in America, tuttavia, c’è ancora tempo, poiché il trasferimento fisico dei materiali è per il momento irrealizzabile dal punto di vista logistico ed economico. Il modo più probabile per renderlo possibile sarà attraverso un incontro internazionale in qualche paese americano dove poter formare le parti interessate e organizzare tutto il necessario. Di fronte alla grandezza della sfida che si presenta, Domínguez mostra il suo entusiasmo e, allo stesso tempo, riconosce la sua piccolezza: “È un sogno, qualcosa di molto grande”. Ogni giorno mi vedo più piccola e questo sta diventando sempre più grande.
La Mostra
La “Esposizione Internazionale I Miracoli Eucaristici nel Mondo” è la versione fisica del sito creato dal giovane Carlo Acutis per diffondere la devozione all’Eucaristia attraverso i miracoli eucaristici. I materiali di questa mostra sono numerosi e hanno bisogno di un ampio spazio dove essere esposti. D’altra parte, Olga Domíguez è la curatrice e responsabile di “ExpoCarlo”, che oltre ad offrire una selezione rappresentativa della sua “sorella maggiore”, quella internazionale, avvicina anche i suoi visitatori alla figura del Beato Carlo Acutis. Domínguez spiega che questa mostra ha bisogno di circa 30 ore di montaggio che fa: “Lo faccio con lo stesso affetto della prima volta”. Sento di essere una privilegiata dell’incontro tra il visitatore e Dio. Tanto dettaglio è necessario, perché “la mostra abbellisce il luogo in cui va”. Deve essere così, perché la bellezza ci porta a Dio. Non per niente, commenta, è comune “vedere persone che scoppiano in lacrime alla mostra, il cui ultimo ‘pannello’ è il Tabernacolo o, se può essere, una Custodia con il Santissimo esposto”.
Il cuore della mostra
Anche se è possibile partecipare alla mostra senza appuntamento, la curatrice della mostra raccomanda vivamente la visita guidata: “È il cuore della mostra, che ha un aspetto catechetico che si rivela solo nelle spiegazioni che offriamo”. I materiali, i pannelli che raccontano i diversi miracoli eucaristici e le informazioni su Carlo Acutis possono essere scaricati da Internet. Tuttavia, “c’è un ordine, un criterio e un perché nella mostra” che vengono svelati grazie a questo accompagnamento. “Più che una visita guidata, sono esercizi spirituali”, sottolinea Domínguez. Qualsiasi persona o istituzione interessata a diffondere o partecipare a queste mostre può contattare Olga Domínguez all’indirizzo olgadmartin@gmail.com o visitare https://www.expocarlo.es.