Il 23 gennaio la Chiesa ricorda lo sposalizio di Maria e Giuseppe, i genitori di Gesù. Chi erano questi due sposi e perché la loro unione è così importante per la fede cristiana?
La vita di Maria e Giuseppe
Maria e Giuseppe erano due ebrei che vivevano a Nazaret, in Galilea, nel I secolo. Maria era una giovane vergine, promessa sposa a Giuseppe, un uomo giusto e pio, discendente di re Davide. Un giorno, l’angelo Gabriele apparve a Maria e le annunciò che avrebbe concepito per opera dello Spirito Santo il Figlio di Dio, il Messia atteso da Israele. Maria accettò con fede e obbedienza il disegno di Dio, dicendo: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).
Giuseppe, però, non sapeva nulla di questo mistero e, vedendo Maria incinta, pensò di ripudiarla in segreto, per non esporla alla vergogna e alla condanna. Ma un angelo gli apparve in sogno e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1,20-21). Giuseppe, allora, credette alla parola dell’angelo e prese con sé Maria, sua sposa.
Maria e Giuseppe si recarono a Betlemme, la città di Davide, per il censimento voluto dall’imperatore Augusto. Lì, in una grotta, Maria diede alla luce Gesù, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia. I pastori dei dintorni, avvertiti da un angelo, vennero ad adorare il bambino. In seguito, anche i magi, guidati da una stella, giunsero da oriente per rendere omaggio al re dei Giudei.
Maria e Giuseppe fuggirono in Egitto, per scappare alla furia di Erode, che voleva uccidere Gesù. Dopo la morte di Erode, tornarono in Galilea e si stabilirono a Nazaret. Lì, educarono Gesù con amore e fedeltà, insegnandogli la legge e i profeti. Ogni anno, andavano a Gerusalemme per la Pasqua. Una volta, quando Gesù aveva dodici anni, lo persero e lo ritrovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori della legge, che stupiva con la sua sapienza. Maria e Giuseppe non capivano le parole di Gesù, che diceva loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,49). Ma conservavano nel loro cuore tutto ciò che accadeva.
Maria e Giuseppe vissero una vita semplice e nascosta, lavorando e pregando, in comunione con Dio e con il loro figlio. Giuseppe morì prima che Gesù iniziasse la sua missione pubblica. Maria seguì Gesù fino alla croce, dove lo vide morire per la salvezza del mondo. Poi, lo vide risorgere e ascendere al cielo. Infine, fu assunta in cielo, dove regna con lui come Madre della Chiesa.
Il culto di Maria e Giuseppe
La Chiesa venera Maria e Giuseppe come modelli di santità e di famiglia. Entrambi sono stati proclamati santi da sempre, senza bisogno di un processo di canonizzazione. Entrambi hanno ricevuto molti titoli e attributi, che esprimono la loro grandezza e la loro missione.
Maria è la Madre di Dio, la piena di grazia, l’Immacolata Concezione, la Regina degli Angeli, la Mediatrice di tutte le grazie, l’Avvocata nostra, l’Ausiliatrice dei cristiani, la Stella del mare, la Rosa mistica, la Madonna del Rosario, la Madonna di Lourdes, la Madonna di Fatima e molti altri.
Giuseppe è il custode del Redentore, il padre putativo di Gesù, il capo della Santa Famiglia, il patrono della Chiesa universale, il patrono dei lavoratori, il patrono dei moribondi, il terrore dei demoni, il casto sposo di Maria, il modello dei padri, il protettore dei poveri e molti altri.
La Chiesa celebra la festa di Maria e Giuseppe in diverse date. La festa dello sposalizio di Maria e Giuseppe si celebra il 23 gennaio, in ricordo del loro matrimonio, che fu segnato dalla presenza di Dio e dalla sua volontà salvifica. Altre feste sono: l’8 dicembre, l’Immacolata Concezione di Maria; il 19 marzo, San Giuseppe; il 25 marzo, l’Annunciazione del Signore a Maria; il 1° maggio, San Giuseppe lavoratore; il 31 maggio, la Visitazione di Maria a Elisabetta; il 15 agosto, l’Assunzione di Maria in cielo; il 8 settembre, la Natività di Maria; il 12 ottobre, la Madonna del Pilar; il 7 ottobre, la Madonna del Rosario; il 18 marzo, San Giuseppe di Nazaret; il 8 dicembre, la Madonna di Loreto; il 25 dicembre, la Natività del Signore.
Il messaggio di Maria e Giuseppe
Maria e Giuseppe ci lasciano un messaggio di fede, di speranza e di amore. Il loro esempio ci incoraggia a fidarci di Dio, anche quando non capiamo i suoi piani, e a dire il nostro sì alla sua volontà. Maria e Giuseppe ci insegnano anche a vivere in famiglia, con rispetto, condivisione e servizio. Maria e Giuseppe ci invitano a pregare, a meditare la Parola di Dio e a imitare Gesù, il loro figlio e il nostro Salvatore. Infine, Maria e Giuseppe ci accompagnano con la loro intercessione e ci proteggono con il loro mantello.