“Mettersi alla ricerca di Dio nella propria vita”, proprio come hanno fatto duemila anni fa i Re Magi nel raggiungere la grotta di Betlemme. È questo il carisma del Pellegrinaggio dei Re Magi, che conduce alla cattedrale di Colonia, in Germania, dove secondo la tradizione si conservano i resti mortali dei primi tre adoratori del Bambino Gesù. Monsignor Robert Kleine, decano della Cattedrale di Colonia e responsabile della liturgia, spiega ad Acistampa, la storia e il senso di questo pellegrinaggio, dalla storia ancora giovane, ma che getta le sue origini agli albori della fede cristiana.
L’intervista a mons. Kleine
La tradizione del pellegrinaggio dei Re Magi è nata dopo la Giornata Mondiale della Gioventù del 2005. Potrebbe spiegare come?
Con il Pellegrinaggio della Cattedrale, dal 2006 la Cattedrale ha ripreso la secolare tradizione del pellegrinaggio, che si era persa per un lungo periodo di tempo. La Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia si è svolta all’insegna del motto “Siamo venuti per adorarlo”. Con questa citazione del Vangelo di Matteo, è stato tracciato un arco cha va dagli astrologi e dalla venerazione delle loro reliquie nella cattedrale ai partecipanti della Giornata Mondiale della Gioventù. Centinaia di migliaia di giovani hanno visitato la cattedrale e il santuario dei Re Magi durante i giorni della Giornata Mondiale della Gioventù del 2005. Sulla base di questa esperienza, l’allora arcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner, e il Capitolo della Cattedrale di Colonia ebbero l’idea di far rivivere la tradizione del pellegrinaggio.
In che modo si è deciso in quali giorni svolgerlo?
Ci sono due feste tradizionali associate ai Re Magi. Il 6 gennaio naturalmente, solennità dell’Epifania, e il 23 luglio, quando Colonia celebra la festa della translatio, ossia l’arrivo delle ossa dei Re Magi in città, il 23 luglio 1164. Il primo appuntamento è durante il periodo natalizio, il secondo durante le vacanze estive. Si decise quindi di celebrare il pellegrinaggio dei Re Magi nel giorno della consacrazione della cattedrale (27 settembre 1322).
L’ultimo pellegrinaggio dei Re Magi si è svolto infatti dal 18 al 27 settembre. Quanti fedeli sono arrivati a Colonia?
Durante i giorni di pellegrinaggio, diverse migliaia di pellegrini hanno raggiunto la cattedrale: bambini dell’asilo e delle scuole, persone che festeggiavano anniversari di matrimonio, rifugiati, giovani e ospiti internazionali. È difficile fornire un numero esatto di pellegrini, perché molti turisti si mescolano ai pellegrini. La cattedrale è un patrimonio culturale mondiale nel mezzo di una grande città. Ci sono sempre singoli pellegrini dalle diocesi circostanti che si recano a Colonia in giornata. Quest’anno, nell’occasione di un anniversario della cattedrale (i 700 anni dalla consacrazione del coro), sono venuti anche clero o delegazioni da alcune città gemelle di Colonia: Esch-sur-Alzette (Lussemburgo), Liverpool (Gran Bretagna), Indianapolis (Stati Uniti) e Betlemme (Israele).
All’interno della Cattedrale di Colonia è poi possibile percorrere un itinerario di pellegrinaggio con sei stazioni. Può spiegare brevemente di cosa si tratta?
All’inizio del cammino, San Cristoforo accoglie i pellegrini. Seguono tre stazioni del percorso di pellegrinaggio che risale a 700 anni fa: la Madonna di Milano, il santuario dell’Epifania e la Croce di Gerone. Un altro luogo di preghiera è la Madonna decorata con le sue numerose candele, prima che il pellegrinaggio si concluda nella Cappella della Misericordia. Tutti i pellegrini sono cordialmente invitati a seguire questo percorso di pellegrinaggio e a lasciarsi toccare dal mistero della nostra fede cristiana nelle varie stazioni, ossia che in Gesù il Figlio di Dio si è fatto uomo.
Cosa dicono la storia e la scienza sulle reliquie dei Re Magi?
Le reliquie dei Re Magi nel santuario dei Re Magi sono il vero fulcro della Cattedrale di Colonia. Per sottolineare la loro importanza per la cattedrale, qualche anno fa abbiamo rinominato il “Pellegrinaggio della Cattedrale” in “Pellegrinaggio dei Re Magi”. Secondo la tradizione, il santuario contiene le uniche ossa superstiti delle persone che hanno visto il Messia appena nato. Anche se molte leggende e persino dubbi circondano la loro autenticità: il loro ritrovamento da parte di Sant’Elena e il loro viaggio prima a Costantinopoli, poi a Milano e infine a Colonia. Fatto sta che le ossa sono state venerate nella cattedrale per secoli, che hanno dato forza, sostegno e direzione alle persone fin dal Medioevo e che ancora oggi sono considerate come mediatrici verso Dio. I Magi trovarono Dio in modo del tutto inaspettato in un piccolo bambino. Questo può essere un esempio per noi. Dio a volte ci incontra dove non ce lo aspettiamo. (ACI Stampa)