Almeno dieci civili ucraini sono stati uccisi e circa sessantasono rimasti feriti nel corso degli attacchi con missili e droni lanciati in mattinata dalla Russia in 14 regioni dell’Ucraina. Sono 10 le esplosioni udite da questa mattina alle 8:20 ora locale (le 7:20 in Italia) a Kiev: lo riporta la Tass, che cita anonimi testimoni oculari. Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate diverse decine di minuti prima delle detonazioni. Video postati sui social network hanno mostrato alcune grandi colonne di fumo nero in diverse zone della città. L’ultimo attacco russo contro la capitale ucraina risale al 26 giugno scorso. Secondo Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, ‘ci sono almeno 5 morti confermati e 12 feriti’ e sottolinea che si tratta di “civili che stavano guidando o camminando nel centro della città”.
Le parole di Putin
Vladimir Putin afferma che la Russia ha lanciato “massicci attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina” e ha avvertito che la risposta di Mosca sarà “dura” se Kiev continuerà a compiere attacchi terroristici sul territorio russo, riporta la Tass. Putin ha anche affermato che dopo gli ultimi attacchi l’Ucraina si pone sullo stesso piano delle organizzazioni terroristiche internazionali.
“Gli obiettivi degli attacchi di precisione in Ucraina sono stati raggiunti”, ha affermato il ministero della Difesa russo, secondo la Tass. Nel mirino sarebbero stati comandi militari ucraini, centri di comunicazione e impianti energetici. “Tutti i siti sono stati colpiti”, viene aggiunto.
A Kiev ci sono vittime
“Infrastrutture critiche” sono state colpite nella capitale ucraina, ha reso noto il sindaco, Vitali Klitschko, come riporta Sky News. “Ci sono vittime. Tutti i servizi a terra stanno funzionando”, ha aggiunto. “Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono state frantumate. Ci sono morti”, aveva scritto in un tweet il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, aggiungendo che un missile è caduto “proprio nel centro della città”. Secondo Gerashchenko, poi, un razzo russo è esploso vicino al monumento a Grushevsky. Su Telegram ha postato le foto dell’attacco.
Strade chiuse al traffico
Le strade centrali di Kiev sono chiuse al traffico, i treni su tutte le linee della metropolitana sono stati sospesi in seguito all’attacco russo con missili sulla Capitale. Anche un parco giorchi per bambini è stato colpito, i video pubblicali sul web mostramo un cratere vicino alle altalene. I missili hanno colpito i distretti di Shevchenkiv e Solomyan. Lo riferisocno i media ucraini. “Numerosi attacchi missilistici russi in tutta l’Ucraina. L’unica tattica di Putin è il terrore sulle pacifiche città ucraine, ma non farà crollare l’Ucraina – ha scritto sempre su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba -. Questa è anche la sua risposta a tutti gli acquiescenti che vogliono parlare con lui di pace: Putin è un terrorista che parla con i missili”.
Stazioni della metro adibite a rifugi
Tutte le stazioni sotterranee della metropolitana di Kiev, intanto, sono state adibite a rifugi e la circolazione dei treni sulla linea rossa è stata sospesa: lo ha riferito la compagnia della metropolitana di Kiev, secondo quanto riporta Suspilne. Il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba ha aggiornato la situazione con un messaggio sui social: “L’attacco aereo continua, chiedo a tutti di mantenere la calma e di restare nei rifugi. La difesa aerea opera nella regione. L’allerta aerea è ancora in corso. Teniamo duro”, riporta il Guardian.
Le parole di Zelensky
“Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra – ha scritto sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -. Distruggi la nostra gente che dorme a casa a Zaporizhzhia. Uccidi le persone che vanno a lavorare a Dnipro e Kiev. L’allarme aereo non si placa in tutta l’Ucraina. Ci sono missili che colpiscono. Purtroppo ci sono morti e feriti. Si prega di non lasciare i rifugi. Prenditi cura di te e dei tuoi cari. Teniamo duro e diventiamo forti”. Il messaggio è accompagnato da un video che mostra le conseguenze dell’attacco a Kiev: auto distrutte, incendi in strada.
I russi vogliono panico e caos
“La mattina è difficile – ha detto ancora Zelensky -. Decine di missili, Shahid iraniani. L’obiettivo sono le strutture energetiche del Paese. Nelle regioni di Kiev e Khmelnytsky, Leopoli e Dnipro, Vinnytsia, regioni di Frankiv, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Zhytormyr, Kirovohrad, il Sud. Vogliono panico e caos, vogliono distruggere il nostro sistema energetico. Il secondo obiettivo sono le persone: l’ora e i luoghi degli attacchi sono stati scelti per causare il maggior danno possibile. Ma l’Ucraina era qui prima che apparisse il nemico, sarà qui dopo di lui”. (…)
Le parole della presidente del Parlamento Europeo
Quello che sta accadendo ora a Kiev è nauseante – ha scritto su Twitter la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola -. Mostra al mondo, ancora una volta, il regime che abbiamo di fronte: un regime che prende di mira indiscriminatamente. Un regime che fa piovere terrore e morte sui bambini. Questo è criminale. Saranno chiamati a risponderne. L’Ucraina vincerà. L’Europa non distoglierà lo sguardo”.
Esplosioni in diverse città ucraine, anche a Leopoli e ad Odessa
Esplosioni hanno scosso questa mattina almeno sette città ucraine: lo riporta il New York Times.A Zhytomyr (ovest), Khmelnitsky (ovest), Dnipro (Est) e Ternopil (ovest) e a Leopoli (ovest) oltre che nella Capitale, riporta il Guardian. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha scritto sui social che sono state sentite diverse esplosioni invitando i cittadini a scendere nei rifugi. Vitaliy Kim, governatore di Mykolaiv (Sud), ha dichiarato che la sua regione sta vivendo una seconda ondata di lanci di razzi.
Leopoli senza corrente elettrica
L’attacco russo su Leopoli ha provocato l’interruzione della corrente e dell’acqua in seguito al danneggiamento delle infrastrutture critiche a Leopoli. Lo riferisce il sindaco della città Andrii Sadovyi citato dai media nazionali. Le interruzioni di corrente hanno sospeso le operazioni nelle centrali termiche della città, interrompendo la fornitura di acqua calda. Questa mattina “ci sono state esplosioni a Odessa ed è stata attivata la difesa aerea”, riporta l’Ukrainska Prava citando fonti del Consiglio comunale della città su Telegram.
Papa Francesco ieri ha richiamato il pericolo della guerra nucleare
Il Papa all’Angelus, ieri, ha ricordato il Concilio Vaticano II e il fatto che allora come ora si respirava il pericolo di un conflitto nucleare: “A proposito dell’inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché – ha chiesto – non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. (ANSA)