Sono stati presentati a Vicenza, presso l’Aula Magna del Liceo “Antonio Pigafetta”, i tre videoclip realizzati dalla Rete per il contrasto alla violenza contro le donne nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS 8 Berica prodotti da Officina della Comunicazione, grazie al supporto di Unicredit. E’ una delle azioni avviate dagli enti sottoscrittori del “Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne”, al fine di promuovere, sostenere e ampliare le iniziative di formazione sul tema della violenza di genere già indirizzate a minori in età scolare.
L’iniziativa
Nelle aspettative del gruppo interistituzionale ristretto che ha promosso il progetto sotto il coordinamento della Prefettura di Vicenza, l’iniziativa si prefigge lo scopo di sensibilizzare e diffondere la cultura del contrasto alla violenza sulle donne mediante la diffusione, anche attraverso i canali social, di un prodotto audiovisivo, di breve durata ma di grande impatto emotivo. Gli episodi di violenza sono ambientati in tre contesti diversi: il posto di lavoro, il luogo pubblico e la casa. Saranno diffusi sui siti istituzionali e i loro canali social, emittenti locali e saranno inoltre visibili inquadrando il qr code sui manifesti.
La conferenza stampa
Alla presentazione dell’iniziatica erano presenti gli studenti del Pigafetta e del Da Schio perché, come ha sottolineato la docente Manuela Ropele «partire dall’educazione su questi temi fin da giovanissimi è fondamentale». «Il protocollo – ha detto il prefetto Salvatore Caccamo – si fonda su un elemento base, il rispetto della persona. Non è insomma un semplice progetto sulla carta ma si è tradotto, aspetto fondamentale, in azioni concrete». Caccamo ha ricordato come, nel periodo estivo, nel territorio berico siano stati 31 i fatti denunciati tra minacce, maltrattamenti, violenze sessuali e come oggi “le vittime, grazie ad azioni concrete, siano più incoraggiate a denunciare”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Lorenzo Miazzi, presidente del tribunale: «Metà dei reati di cui si occupa il tribunale collegiale – ha detto – riguardano episodi di violenza sulle donne. La sensibilità nel tempo è aumentata e deve essere chiaro che certi comportamenti, ammessi in passato, non sono più tollerabili».