“Compito della Chiesa non è mediare perché ci sono già dei mediatori. Il compito della Chiesa è creare gli spazi per la mediazione, aiutare, facilitare e creare occasioni perché il rapporto, il negoziato possa essere facilitato”. Lo ha detto a Bari il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se è ipotizzabile una missione del presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi in Medioriente come avvenuto in Ucraina e Russia.
Le parole di Pizzaballa
In Medioriente “c’è una situazione troppo complessa – ha evidenziato – e il negoziato comunque è in salita perché le due parti sono molto distanti l’una dall’altra”. “C’è una forte pressione internazionale come tutti sappiamo ma c’è anche molta stanchezza nella popolazione, ci sono anche molte durezze da parte di entrambi e mi auguro che prevalga un minimo di buon senso, anche con la pressione internazionale soprattutto degli Stati Uniti”, ha continuato il cardinale.
A proposito della partecipazione del Pontefice ai lavori del G7 che si terranno a giungo in Puglia nella sessione dedicata alla intelligenza artificiale, il cardinale ha sottolineato che “Papa Francesco è un leader carismatico, spirituale ha la sua voce, una voce importante. Credo che questa situazione ci ricordi che l’economia, la politica, i media sono una voce importante ma senza una voce dello spirito, senza uno che tenga unite tutte queste dimensioni, si rischia di costruire la casa sulla sabbia non sulla roccia”.