Grazie all’energia che viene dalla fedeltà alla verità, che lo Spirito insegna ai nostri cuori e fa crescere in noi, ”non ci arrendiamo, ma continuiamo a parlare di pace a chi vuole la guerra, di perdono a chi semina vendetta, di accoglienza e solidarietà a chi sbarra le porte ed erige barriere, di vita a chi sceglie la morte, di rispetto a chi ama umiliare, insultare e scartare, di fedeltà a chi rifiuta ogni legame, confondendo la libertà con un individualismo superficiale, opaco e vuoto. Senza lasciarci intimorire dalle difficoltà, né dalle derisioni, né dalle opposizioni che, oggi come ieri, non mancano mai nella vita apostolica”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia della messa nella basilica di San Pietro nella domenica di Pentecoste.
”Tutti noi, fratelli e sorelle, abbiamo tanto bisogno di speranza, che non è ottimismo, è un’altra cosa: la si figura come un’ancora a riva e noi con la corda verso la speranza. Abbiamo bisogno di speranza, abbiamo bisogno di alzare gli occhi su orizzonti di pace, di fratellanza, di giustizia e di solidarietà. È questa l’unica via della vita, non ce n’è un’altra”, ha detto ancora il Papa. ”Certo, purtroppo, spesso non appare facile, anzi a tratti si presenta tortuosa e in salita. Ma noi sappiamo che non siamo soli, che con l’aiuto dello Spirito Santo, con i suoi doni, insieme possiamo percorrerla e renderla sempre più percorribile anche per gli altri”.
Il Regina Coeli
“Oggi, Solennità della Pentecoste, celebriamo la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli. Nel Vangelo della liturgia Gesù parla dello Spirito Santo e dice che Egli ci insegna tutto ciò che ha udito. Ma cosa significa questa espressione?”. Papa Francesco ha recitato nella giornata di pioggia romana il Regina Caeli con i fedeli ed i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
“Sono parole che esprimono sentimenti meravigliosi, come l’affetto, la gratitudine, l’affidamento, la misericordia. Parole che ci fanno conoscere un rapporto bello, luminoso, concreto e duraturo come è l’Amore eterno di Dio, dice Papa Francesco. “Sono proprio le parole trasformanti dell’amore, che lo Spirito Santo ripete in noi, e che ci fa bene ascoltare, perché fanno nascere e crescere nel nostro cuore gli stessi sentimenti e gli stessi propositi”. “Per questo è importante che ce ne nutriamo ogni giorno delle parole di Dio e Gesù ispirate dallo Spirito Santo, tante volte dico leggendo un pezzo del Vangelo, un Vangelo tascabile, approfittando dei momenti favorevoli”.
“La Parola di Dio fa tacere le nostre chiacchiere superficiali. Ecco come dare spazio in noi alla voce dello Spirito Santo. E poi nell’Adorazione e nella preghiera, specialmente quella semplice e silenziosa. E anche nel dirci tra noi parole buone, gli uni per gli altri e così viene dalla voce dolce del Consolatore. Leggere e meditare il Vangelo, possiamo farlo tutti, sono più facile che insultare e arrabbiasi…”, ha concluso il Pontefice.
Dopo la preghiera Papa Francesco ha parlato ancora della guerra. “Lo Spirito Santo è colui che crea l’armonia e la crea a partire da realtà differenti, oggi preghiamo lo Spirito perchè crei armonia nei cuori, nelle famiglie, nella società. Faccia crescere la comunione tra cristiani delle diverse confessioni, doni ai governanti coraggio di porre fine alle guerre. Le guerre tante oggi..in Ucraina. Pensiamo alla Palestina e Israele, lo Spirito apra porte di pace”.
Foto: Vatican News