In collegamento video con i Circoli Laudato si’ è il cardinale Matteo Maria Zuppi ad aprire l’incontro promosso per lanciare una mobilitazione dal titolo “Ascolta la voce del Creato”, trasversale alle fedi politiche e religiose, con l’intento di richiamare tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad una responsabilità sentita e condivisa in vista delle prossime elezioni che si svolgeranno in Italia il 25 settembre. Il presidente della Cei ringrazia innanzitutto il Movimento per le tante iniziative messe in campo, per l’impegno profuso in questi anni, chiede ai Circoli di proseguire nelle loro comuni battaglie, di affinare le armi perché, dice, c’è un enorme bisogno di preoccuparsi della Casa comune e dei tanti aspetti che sono connessi ad essa e di ascoltare la voce del Creato.
La parole di Zuppi
“Voglio fare un esempio – afferma il presidente della Conferenza episcopale italiana – quando abbiamo avuto il problema grosso della siccità o la frana delle Dolomiti è emerso nell’opinione pubblica qualche lampo di consapevolezza. Poi è iniziato a piovere; ci si è dimenticati della Marmolada e delle vittime ed è tornato quell’andrà tutto bene – che può davvero andare bene per i bambini, per rassicurarli – ma per i grandi no! Gli adulti, tutti noi, non possiamo dire che andrà tutto bene. E’ da incoscienti continuare ad agire come se alla fine tutto si potesse aggiustare.
Trovare un terreno d’incontro
L’enciclica Laudato si’ offre chiare riflessioni e oggi più che mai, di fronte alla guerra, va letta accompagnata dalla ‘Fratelli tutti’, perché nella Casa comune è importante tornare ad essere fratelli per un’azione che possa preservare la Terra. Per cui credo che un terreno di incontro, di alleanze, di dialogo con forze e sensibilità anche diverse, sia auspicabile al fine di trovare un impegno condiviso nella cura del Pianeta”. Non bisogna scadere nell’autoreferenzialità – prosegue il cardinale Zuppi – ma “c’è tanta incoscienza e tanta voluta inconsapevolezza e confusione, inoltre non dobbiamo mai dimenticare anche di applicare la grande ecologia della pace di fronte alle tante intossicazioni dell’odio e dei nazionalismi” .
Assumersi la responsabilità
Ad ispirare il titolo della mobilitazione del Movimento sono le parole di Papa Francesco che, nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, del 1° settembre, scrive: “Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi”. La mobilitazione, senza sventolare bandiere, invita perciò ad ascoltare la voce che sale dall’opera di Dio, intossicata e maltrattata e a rispondere con responsabilità a questa “chiamata”, informandosi soprattutto, ma anche lasciandosi ispirare da San Francesco, il Santo, patrono d’Italia, che per il Creato ha innalzato la più bella delle lodi. Nell’appello, promosso in collaborazione con Retinopera, si legge: “Siamo chiamati ad interrogarci sul delicato momento storico che stiamo vivendo.
Agire per la nostra Casa Comune
Oggi la nostra Casa comune ha bisogno della responsabilità condivisa dell’intera famiglia umana come avvenne nel 1946 quando, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, gli italiani furono chiamati a votare per la Costituente. Il voto rappresenta un momento di partecipazione in cui decidere, di fronte alle sfide attuali, in quale direzione vogliamo costruire il futuro delle prossime generazioni. In questo tempo, in cui come cristiani siamo chiamati a pregare e ad agire per la nostra Casa comune, vogliamo lanciare una mobilitazione per cogliere il Kairos, il momento favorevole ad assumerci la responsabilità di cittadini attivi e recuperare il valore del voto come dono ricevuto da chi ha offerto la propria vita per la nostra democrazia”.
Il simbolo scelto
Per questo, il simbolo scelto per la mobilitazione è un’urna con su scritto “fragile, maneggiare con cura”. Quell’urna rappresenta il Creato, a cui con il voto è possibile e doveroso dare voce. All’incontro di presentazione della mobilitazione “Ascolta la voce del Creato – #chiamati alla responsabilità” hanno preso parte, in qualità di esperti, alcuni compagni di strada del Movimento Laudato Si’: lo storico Tiziano Torresi, il costituzionalista Luigi D’Andrea e l’economista Leonardo Becchetti. (ANSA)