Rifugiati climatici, lotta alla povertà, migrazioni interne e scarsità di acqua: su questi temi si sono confrontati alcuni missionari invitati a uno dei panel che animano il secondo giorno di Festival della Missione a Milano. “Nel Sahel il problema centrale è quello climatico: in questa zona sta saltando il clima – ha messo in guardia il comboniano padre Alex Zanotelli –. Non potendo coltivare la terra, l’unica cosa che rimane è scappare”.
La povertà genera rabbia
I migranti dunque, sono “climatici”, spiega il missionario. L’estrema povertà del Sahel, tra Niger, Mali e Burkina, “genera rabbia e malcontento” e la rabbia della gente lascia spazio alla violenza dei gruppi jihadisti che prendono il potere. “Toglietevi dalla testa il fatto che l’islam sia per sua natura violento – ha poi argomentato Zanotelli –. La religione copre solo la rabbia per la povertà e così diventa un pericolo enorme. Ma in un sistema profondamente ingiusto è mai possibile che come cristiani non siamo presenti?”.Suor Annamaria Panza, missionaria dell’immacolata in Bangladesh ha spiegato il dramma dei giovani che pur studiando, non trovano lavoro e sono costretti a trasferirsi nelle periferie delle grandi città. “Molti ragazzi finiscono la scuola, vogliono far fortuna in città ma non riescono a migliorare come vorrebbero. Chi emigra deve mantenere tutta la famiglia, hanno grosse responsabilità”. (AGENZIA SIR)
Il Festival della missione
Il 2° Festival della Missione si sta svolgendo a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre 2022. La scelta della location è il felice risultato di un percorso di discernimento promosso dalla Conferenza Episcopale Lombarda (CEL). I due promotori (CIMI e Fondazione MISSIO Italia) hanno rafforzato e innovato la struttura organizzativa, dando riconoscimento giuridico al Festival con la nascita del Comitato culturale Festival della Missione, e nominando un Direttore Generale a sostegno e a perno del Progetto, nella persona di Agostino Rigon (Direttore di MISSIO Vicenza e responsabile della Commissione missionaria Triveneto).
La Direzione Artistica è stata affidata alle competenze e alla passione di Lucia Capuzzi (Giornalista di “Avvenire”). Questa edizione vedrà sul territorio ospitante la realizzazione di un Pre-Festival e di un Post-Festival che vorrebbero coinvolgere, in modo particolare, le parrocchie, le scuole, le università e lasciare un “testimone” per la “staffetta” della futura edizione.