Il Cammino di San Giorgio Vescovo si ispira ad un personaggio storico, nato a Cagliari intorno all’anno Mille e vissuto sempre in Sardegna, dove ha svolto interamente la sua missione apostolica. Il Cammino ripercorre quindi gli itinerari di evangelizzazione di colui che fu il primo vescovo dell’ Ecclesia Barbariensis che aveva sede a Suelli, ma la cui giurisdizione era dislocata nelle “curatorie” del Gerrei, del Sarrabus, di Quirra, dell’Ogliastra e della Barbagia orientale confinando a nord con la Diocesi di Galtellì.
Giorgio di Suelli
I numerosi toponimi riferiti al vescovo Giorgio di Suelli, insieme alle chiese a lui dedicate, che sono diffuse un pò dappertutto, hanno fornito l’ancoraggio oggettivo dell’itinerario, che è stato tracciato e strutturato in distinte tappe giornaliere facenti capo ciascuna ad uno dei piccoli paesi attraversativIl lavoro di ricerca e sperimentazione svolto sul campo da Franco Saba, socio di Legambiente Sardegna e della associazione ONLUS Iubilantes di Como, ha consentito di individuare e tracciare un itinerario di circa 500 km che partendo da Cagliari, luogo natale di Giorgio, arriva sino ad Orgosolo e Oliena, attraversando le aree geografiche del Parteolla, della Trexenta, del Sarcidano, dell’Ogliastra e della Barbagia orientale, ma anche la parte orientale della Sardegna meridionale.
Il cammino
I Tacchi e Toneri d’Ogliastra, riconosciuti come geositi d’interesse Mediterraneo, sono fra i luoghi più emblematici di questo Cammino, sia sotto il profilo ambientale che dal punto di vista storico religioso, ma le tracce del vescovo di Suelli sono presenti in tutta la giurisdizione di quella che fu la sua diocesi.vLa dovizia di paesaggi che si incontrano lungo l’itinerario tracciato, con le testimonianze delle opere umane più antiche e più recenti, presenti negli ambiti attraversati, consentono di definire quello di San Giorgio Vescovo un vero Cammino identitario della Sardegna.
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