La prima foto del Papa dal momento del ricovero: ritratto di tre quarti, sulla sedia a rotelle, con lo sguardo rivolto verso l’altare mentre prega nella cappellina al decimo piano del Policlinico Gemelli. L’ha diffusa la sala stampa vaticana, precisando che la situazione di Francesco «resta stabile: ha continuato la terapia farmacologica per arginare la polmonite bilaterale e le fisioterapia respiratoria e motoria traendo particolare giovamento da quest’ultima».
Si spiega che il Pontefice stamani ha «concelebrato la messa nella cappellina» adiacente alla sua stanza al decimo piano. E che il Pontefice non ha ricevuto visite «ma ha lavorato un po’: i frutti del lavoro si vedranno nei prossimi giorni».
Francesco è ricoverato da un mese all’ospedale Gemelli di Roma. «Sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole
ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza», ha detto il Papa nell’Angelus, inviato in forma scritta considerato che le sue condizioni di salute non gli consentono di pronunciarlo in prima persona.
L’ultimo bollettino, di sabato, confermava il miglioramento di Bergoglio spiegando che «le condizioni cliniche del Papa sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell’ultima settimana». Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi, mentre si riduce progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne. Il Papa necessita in ogni caso, ancora, di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria, terapie che – aveva precisato la sala stampa – fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti. (Corriere.it)