“Oggi le colonizzazioni ideologiche distruggono la personalità umana e quando entrano nell’educazione fanno delle stragi”. Lo ha denunciato il Papa ricevendo in udienza l’Assemblea Generale Unione Mondiale Insegnanti Cattolici.
Gli insegnanti lasciano un segno
“Tutti questi insegnanti – se li guardiamo con ottica cristiana, di cui a volte loro stessi non sono pienamente consapevoli – sono in condizione di lasciare un segno, nel bene e nel male, nella vita di bambini, adolescenti e giovani, che sono loro affidati per lungo tempo. Quale responsabilità!”, ha osservato Bergoglio. “E quale opportunità, per introdurli, con sapienza e rispetto, nei sentieri del mondo e della vita, accompagnando la loro mente ad aprirsi al vero, al bello, al bene. Sappiamo, per esperienza personale, come sia importante avere bravi insegnanti e saggi educatori negli anni della formazione!”, ha sottolineato ancora.
Gli educatori devono rinnovare le motivazioni
Il Pontefice ha poi sottolineato che gli “educatori, devono continuamente rinnovarsi nelle motivazioni e nelle modalità di lavoro.Non possono essere rigidi. La rigidità distrugge l’educazione.
Nell’approccio ai diversi gruppi di alunni e di studenti, sono chiamati ogni anno a ripartire, a ritrovare la capacità di empatia e di comunicazione. Il vostro compito, in tal senso, è quello di aiutarli a tener vivo il desiderio di crescere insieme ai loro studenti, a trovare i modi più efficaci per trasmettere la gioia della conoscenza e il desiderio di verità, adottando linguaggi e forme culturali adatti ai giovani di oggi”.