“Sono poche settimane, non siamo ancora ad un mese, ed è evidente che il Papa da solo non può andare avanti. E’ molto necessaria la collaborazione di tanti nella Santa Sede ma in maniera speciale con tutti voi della Segreteria di Stato”. Lo ha detto il Papa nell’udienza alla Segreteria di Stato.
“Questo luogo non sia inquinato da ambizioni o antagonismi; siate, invece, una vera comunità di fede e di carità, ‘di fratelli e di figli del Papa‘, che si spendono generosamente per il bene della Chiesa“, ha detto Leone XIV rilanciando una esortazione di Paolo VI.
Il Papa ha parlato delle diverse sezioni, tra le quali quella per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, “cui spetta la cura dei rapporti diplomatici e politici della Sede Apostolica con gli Stati e con gli altri soggetti di diritto internazionale in questo delicato tornante della storia”.
“So che questi compiti sono molto impegnativi e, talvolta, possono non essere ben compresi. Perciò desidero esprimervi la mia vicinanza e, soprattutto, la mia viva gratitudine. Grazie per le competenze che mettete a disposizione della Chiesa, per il vostro lavoro quasi sempre nascosto e per lo spirito evangelico che lo ispira”, ha concluso il Pontefice.
Il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha portato il saluto della più importante istituzione vaticana al Papa sottolineando che è “la sua Segreteria di Stato” perché “collabora in modo del tutto speciale con lei, con la sua persona, con il suo ministero”. Parolin ha riferito che la Segreteria di Stato conta su 246 dipendenti, dei quali 181 nella sezione Affari generali, 59 nella sezione Rapporti con gli stati e 6 nella sezione per le Rappresentanze pontificie.
“Proveniamo da tanti parti del mondo, tutti i continenti sono rappresentati” e vi operano “vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche”.
“Vogliamo essere sempre di più al suo servizio e rinnovarle la nostra fedeltà e il nostro impegno”, ha detto Parolin. Il Papa li ha ringraziati per il loro lavoro è “perché so che ogni giorno pregate per me. Questo spero”, ha aggiunto Leone con una battuta.
Foto: Vatican Media