«Sono felice di essere qui, nello Stato più piccolo del mondo dove c’è l’uomo più importante del mondo. E nel regno di Dio tutto è possibile», ha detto Roberto Benigni davanti al Papa e ai bambini in Piazza San Pietro per la Giornata Mondiale dei bambini. L’attore toscano ha preso la parola dopo l’Angelus.. «Mi hanno detto le Guardie svizzere che posso fare tutto tranne toccare il Papa. Ma io Santità, vorrei abbracciarla» e si avvicina a Francesco e lo bacia. «Questa è la prima Festa dei bambini del mondo, ci ha pensato solo Papa Francesco, ma i bambini andrebbero festeggiati ogni giorno». Poi Benigni ha aggiunto. “Quasi quasi per le prossime elezioni mi presento io. Ci mettiamo insieme con lei – dice al Papa – e facciamo il campo largo”.
Le parole di Roberto Benigni
«Dovete sognare sempre, non smettete mai», ha detto Benigni nel suo monologo. E ha aggiunto, citando Papa Wojtyla: «Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. Rendete il mondo più bello, rendete gli altri felici e voi stessi più buoni. Ma soprattutto siate voi felici, perché per rendere gli altri felici bisogna essere felici. Buttatevi e se cadete aprite le vostre ali e volate. Imparate più parole possibile, leggete, le parole sono importanti». E cita anche il Discorso della montagna di Gesù nel Vangelo: «E’ la cosa più bella mai scritta, Gesù ha detto siate buoni, prendetevi cura del mondo con l’amore, amate chi avete vicino, i bambini sanno cos’è l’amore». E ancora: «Fra di voi c’è il nuovo Michelangelo, il nuovo Galileo, il nuovo Papa».
Da piccolo, quando gli chiedevano cosa volesse fare da grande,Benigni rispondeva “serio serio: il Papa. E tutti a sbellicarsi dalle risate. Allora decisi di fare il comico, se si fossero inginocchiati avrei fatto il Papa“. “Questa è la città del signore, il regno di Dio, tutto è possibile, anche che uno di voi diventi papa, magari il primo africano o asiatico della storia, o di Testaccio, e una donna, il primo papa donna della storia, pensate che roba”. “Insieme a voi – dice ancora Benigni – siamo tornati tutti bambini, e il più piccolo è papa Francesco, che ha tre anni e tanti giorni, è un bambino, è puro, ha la purezza, se venite a mezzanotte ha un’aura luminosa intorno perché è puro, come Campanellino di Peter Pan, ha la polvere di papa“.
La guerra
”La guerra: – dice Benigni – che parola brutta, sporca tutto. Eppure dobbiamo porre fine a questa cosa. I bambini quando giocano a fare la guerra, al primo che si fa male si fermano. La guerra deve finire. Ce la dobbiamo dimenticare. Mi direte: è un sogno. Si, ma le fiabe possono diventare vere. Ora noi abbiamo i dischi volanti veri. Siamo dei maghi. Siamo stati bravi. Siamo diventati maghi e allora quello che diciamo può diventare vero. Il problema è trovare le parole giuste. Per la guerra non ci siamo ancora riusciti eppure c’è”.
”Io penso – dice Benigni -che tra voi ci sarà chi troverà la parola per fermare la guerra. Cerchiamola con passione e fantasia. Noi dobbiamo aiutarvi a cercarla. Amandovi, trovando storie che vi facciano ridere. Se un giorno i bambini potranno ridere tutti insieme sarà il giorno più bello della storia ”.
Ha detto ancora Benigni: «Chi non ama commette il peccato più grave del mondo: la guerra. Questa parola detta qui sporca tutto, rovina tutto. I bambini quando giocano alla guerra appena uno si fa male smettono. Perché i grandi non fanno stesso? Non abbiamo ancora trovato la parola magica per mettere fine alla guerra. Ma so che fra voi c’è qualcuno che la troverà, lo sento. Noi dobbiamo solo aiutarvi a cercarla, amandovi e raccontandovi storie, soprattutto che facciano ridere. Perché quando tutti i bambini del mondo potranno ridere, tutti insieme, sarà un giorno bellissimo». Al termine dell’intervento di Benigni ha preso ancora la parola Papa Francesco annunciando che la prossima Giornata Mondiale dei Bambini si terrà “nel mese di settembre del 2026”.