Il Papa ha inviato un messaggio al cardinale Matteo Zuppi esprimendo “i suoi sentimenti di viva partecipazione per l’impressionante disastro che ha colpito il territorio”. “Assicura fervide preghiere di suffragio per i defunti esprimendo cordoglio ai familiari”, “invoca da Dio conforto per i feriti e consolazione per quanti soffrono conseguenze per la grave calamità”. Papa Francesco inoltre ringrazia “tutti coloro che in queste ore di particolare difficoltà si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, come pure le comunità diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna vicinanza alle popolazioni più provate”.
I vescovi
Accogliere e aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. Davanti alla drammatica emergenza dovuta all’alluvione, alle persistenti piogge e alle esondazioni dei fiumi che hanno colpito, in questi giorni, in particolare modo la Romagna ma anche Bologna e altre zone della regione, i Vescovi dell’Emilia-Romagna chiedono ”unione” nell’emergenza.
L’appello dei vescovi
I Vescovi della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, hanno richiamato tutte le comunità ad accogliere e ad aiutare chi è nel bisogno, al senso di responsabilità per il bene comune e a rispettare le disposizioni dei Sindaci e delle Autorità istituzionali a cui esprimono la propria vicinanza per l’impegno profuso, in particolare dalla Protezione Civile e dalle varie realtà che si adoperano. “Di fronte a questa nuova calamità – affermano i Vescovi dell’Emilia Romagna – capiamo con chiarezza come dobbiamo essere uniti nell’emergenza, come scegliere insieme di curare la nostra casa comune e ci impegniamo a fare quanto necessario per collaborare con i soccorsi e nel garantire accoglienza e solidarietà a chi si trova nel bisogno”.
La situazione
Sono almeno undici le vittime dell’alluvione che ha colpito la zona della Romagna. Tra questi tre persone sono morte a Forlì (una in via Firenze, altre due nel quartiere Cava), uno travolto da una frana nel Cesenate e due coniugi morti a Ronta di Cesena. Mentre il marito è stato trovato nella casa dove vivevano e dove avevano un’azienda agricola, la donna è stata ritrovata sulla spiaggia di Zadina a Cesenatico, trascinata dalla furia del Savio per oltre venti chilometri. Si teme che il bilancio possa aumentare. Il presidente Stefano Bonaccini, oltre a parlare di un bilancio di otto morti, ha riferito anche di alcuni dispersi.
Ventuno i fiumi o torrenti esondati
Gli sfollati, come ha detto il ministro della protezione civile Nello Musumeci, sono circa 4mila, ma si tratta “di un dato approssimativo”. I fiumi che sono esondati sono 21. Le inondazioni hanno interessato anche grandi centri abitati: Cesena, dove è tracimato il Savio, Forlì a causa dell’esondazione del Montone, e soprattutto Faenza, già durissimamente colpita dall’ondata di maltempo di due settimane fa. Qui il Lamone è esondato, ma a differenza di quanto successo nelle settimane scorse, la rottura dell’argine ha interessato anche il lato sinistro del fiume, quello rivolto verso il centro della città. L’acqua è rapidamente salita, invadendo strade e in in alcuni casi andando oltre i primi piani delle abitazioni. A Faenza alcune zone sono raggiungibili solo con la barca. Ma l’emergenza non si ferma alle grandi città: a Castel Bolognese il sindaco ha lanciato l’allarme perché il paese è senza luce e senza viveri. I collegamenti sono praticamente bloccati: dalle ferrovie alle autostrade, senza contare l’interruzione di moltissime strade regionali.
Niente Gran Premio di Formula Uno
Non si correrà, nel fine settimane il Gran premio di Imola, annullato dagli organizzatori, anche perché l’autodromo costeggia il fiume Santerno. Proseguiranno i soccorsi, poi comincerà la conta dei danni: “Questo per noi è un nuovo terremoto”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini.Anche oggi sarà allerta rossa in tutta la Romagna.