Il primo miracolo risale al 30 dicembre 1230. Quel giorno un sacerdote di Firenze non si accorge che, terminata la Messa, alcune gocce di vino consacrato erano rimaste nel calice: questa è la premessa per un fatto straordinario. Lo storico Giovanni Villani fa un’accurata descrizione del Miracolo: il giorno seguente il sacerdote prende nuovamente il calice che il giorno prima aveva trattato negligentemente, ma dentro trova vivo sangue rappreso. Il sacerdote, pentito della sua trascuratezza, avvisa subito il Vescovo che decide di riporre e custodire il sangue del calice in un’ampolla di cristallo. Papa Bonifacio IX nel 1399 concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che avessero visitato in spirito di penitenza la Reliquia del Miracolo.
Il secondo miracolo risale al Venerdì Santo del 1595, sempre nella chiesa di sant’Ambrogio: una candela, accesa sull’altare della cappella laterale cade a terra e la incendia. La gente accorre subito per domare il fuoco e riporre in luogo sicuro il Santissimo Sacramento e il calice, ma, nella fretta, dalla pisside cadono sei Ostie consacrate. Malgrado la presenza del fuoco le particole sono ritrovate intatte. Nel 1628 l’Arcivescovo di Firenze, Marzio Medici, dopo averle esaminate, le giudica incorrotte e ordina di riporle in un prezioso reliquario. Ogni anno, durante le Quarantore che si celebrano a maggio, le ostie miracolose sono esposte in un reliquario contenente anche un’Ostia consacrata per la pubblica adorazione.
Miracoli Eucaristici nel Mondo – Mostra internazionale ideata dal servo di Dio, Beato CARLO ACUTIS