Sono i rapporti di stima, di servizio, di rispetto e di valorizzazione di ogni singola persona a rendere fecondo un posto dove si lavora per raggiungere gli stessi obiettivi”. Un “camminare insieme”, in pieno spirito sinodale, che deve essere “inseparabile dalla ricerca della santita’ personale di ciascuno”, la quale si realizza senza dubbio “attraverso il compimento delle proprie mansioni lavorative” sia in ambito amministrativo che di ricerca accademica. Lo ha sottolineato mons. Fernando Ocariz, prelato dell’Opus Dei e gran cancelliere della Pontificia Universita’ della Santa Croce, inaugurando oggi il 38/o anno accademico 2022/2023 dell’ateneo romano.
Le parole di mons. Ocariz
Continuando nel suo discorso il riferimento al “processo sinodale” voluto da Papa Francesco per tutta la Chiesa, Ocariz ha ricordato che e’ “attraverso l’incontro, l’ascolto e il discernimento”, che anche nella vita universitaria e’ possibile aderire a questo “spirito” di crescita comunitaria. A cui bisogna aggiungere “l’interdisciplinarita’, la collegialita’ e la cura della comunicazione interna ed esterna”, modalita’ di incontro e condivisione fondamentali “che devono essere sempre ricordate e vissute” nell’ambito di una realta’ accademica.
L’intervento del Rettore
L’intervento del Rettore, Luis Navarro, ha fatto rifermento ad alcune esperienze di “ascolto e condivisione” che l’Universita’ ha intrapreso nel trascorso anno accademico, come la definizione di un report condiviso di temi di interesse e di ricerca e cui i professori dedicheranno il lavoro dei prossimi anni. Da questa fase di consultazione, ha detto, “sono emerse conclusioni interessanti su questioni di rilievo per la societa’ e per la Chiesa che vale la pena approfondire nel prossimo futuro”. Ha anche accennato all’avvio del progetto Vita Universitaria, che vuole sostenere le attivita’ extra curriculari promosse e proposte dagli studenti.
I numeri della Pontificia Università della Santa Croce
Nell’Anno Accademico 2022/23 gli studenti iscritti all’Universita’ della Santa Croce sono stati 1.344, distribuiti nelle Facolta’ di Teologia, Diritto Canonico, Filosofia e Comunicazione Istituzionale, e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare.
Provenienti da 85 Paesi, il 42% di essi e’ giunto dall’Europa, il 33,2% dall’America, il 12,6% dall’Africa, il 10,5% dall’Asia e l’1,2% dall’Oceania. Inoltre, il 24% erano laici, il 15% religiosi, il 36% sacerdoti e il 24% seminaristi; 79% uomini e 21% donne.