Il 26 aprile la Chiesa cattolica festeggia San Cleto, noto anche come Papa Anacleto. Ecco alcuni dettagli sulla sua vita e venerazione.
Il destino sdoppiato
Terzo papa dopo Pietro e Lino, Anacleto ebbe un singolare destino: sdoppiato in due persone distinte, Cleto e Anacleto, aveva due feste diverse nel Martirologio Romano, una quella odierna, l’altra il 13 luglio. L’errore sembra sia dovuto a un antico copista che stilando una lista dei papi inserì entrambi i nomi. Cleto in realtà è solo un abbreviativo. Studi moderni, poi, hanno chiarito l’equivoco. Sulla base degli studi del Duchesne, infatti, l’orientamento attuale è che Anacleto e Cleto siano una sola persona: perciò la Congregazione dei riti nel 1960 abolì la festa del 13 luglio, lasciando solo quella del 26 aprile.
Origine e Pontificato
San Cleto, diminutivo di Anacleto, fu il terzo Papa della storia, in carica dal 80 al 92. Sebbene di probabile origine ateniese, divenne romano e contribuì alla crescita della Chiesa in tempi difficili.
Edicola sulla Tomba di Pietro
San Cleto è autore dell’edicola sulla tomba di San Pietro, situata in Vaticano. Proprio vicino a questa tomba, San Cleto fu seppellito.
Inaugurazione del Colosseo
Durante il suo pontificato, a Roma venne inaugurato il famoso Colosseo. San Cleto è uno dei tanti santi che ci guidano come fari luminosi nel cammino della vita cristiana. La sua memoria è custodita nella Chiesa e il suo esempio continua a ispirare i fedeli.