Papa Francesco ha ricevuto in Udienza i Membri della Fundación Memorial Papa Francisco. “Grazie di cuore per quello che fate. Prendersi cura degli anziani significa farsi carico di un’eredità. E questa eredità, consegnarla”. Francesco ha accolto con queste parole i presenti.
“Ecco perché l’altra eredità sono i bambini. Eredità e promessa. E noi siamo un ponte. Sono così grato a tutti coloro che collaborano a questo progetto. Quando il dottor Beldra ha letto l’elenco, sembrava l’elenco telefonico perché tutti vi avevano collaborato, e io ero così felice. Universalità nella collaborazione”, ha detto il Papa in spagnolo.
“Oggi vorrei sottolineare questi due aspetti: patrimonio e futuro, anziani e bambini. Dobbiamo occuparci di entrambi perché la storia continua. E poi, l’universalità nella collaborazione di tutti. Grazie mille per tutto quello che fate e pregate per me, per favore!”, ha concluso il suo breve discorso.
L’udienza con la Federazione Italiana Dama
Il Papa, sempre questa mattina, ha ricevuto in udienza anche la Federazione Italiana Dama ed ha esaltato questo gioco che “ha due belle caratteristiche: stimola la mente ed è accessibile a tutti. Infatti richiede intelligenza, abilità e attenzione, ma non grandi mezzi e strutture. È uno di quei giochi con cui, ovunque ci si trovi, si può facilmente creare un momento di incontro e di divertimento: bastano una scacchiera e le pedine, due giocatori, ed è un modo simpatico di stare insieme. Questo fa sì che la dama sia un gioco per tutti, praticato in varie parti del mondo.
Ad esempio, risulta che sia uno degli svaghi più comuni – ha proseguito Papa Francesco – tra i migranti che approdano sulle nostre coste: tanti di questi fratelli e sorelle, in situazioni di grande incertezza e apprensione, trovano sollievo giocando a dama, a volte anche insieme alla gente che li accoglie, nella semplicità e nella condivisione”.
Per il Papa la dama “inoltre è un gioco che fa esercitare la capacità logica, e ce n’è bisogno, perché l’abuso dei nuovi media invece la fa addormentare”.
“Cari amici, è bello il vostro incontrarvi con gioia, per conoscervi e sfidarvi sportivamente: in un mondo caratterizzato dall’individualismo, che a volte rischia di diventare isolamento, questo fa circolare aria pulita e fresca”, ha concluso il Papa.