Anche lo stato spirituale che chiamiamo desolazione, quando nel cuore e’ tutto buio e triste, puo’ essere occasione di crescita. Infatti, se non c’e’ un po’ di insoddisfazione, un po’ di tristezza salutare, una sana capacita’ di abitare nella solitudine, di stare con noi stessi senza fuggire, rischiamo di rimanere sempre alla superficie delle cose e non prendere mai contatto con il centro della nostra esistenza”. Lo ha detto papa Francesco nell’udienza generale, nella quale, continuando il ciclo di catechesi sul discernimento, ha dedicato la sua catechesi al tema “Perche’ siamo desolati?”.
Lo scuotimento dell’anima
“La desolazione provoca uno ‘scuotimento dell’anima’ – ha affermato il Pontefice -, quando uno e’ triste e’ come se l’anima si scuotesse, mantiene desti, favorisce la vigilanza e l’umilta’ e ci protegge dal vento del capriccio”. Secondo Francesco, “sono condizioni indispensabili per il progresso nella vita, e quindi anche nella vita spirituale. Una serenita’ perfetta ma ‘asettica’, senza sentimenti, quando diventa il criterio di scelte e comportamenti, ci rende disumani. Non possiamo non fare caso ai sentimenti, siamo umani e il sentimento e’ una parte della nostra umanita’”.
Senza capire i sentimenti indifferenti alla sofferenza
“Senza capire i sentimenti saremmo indifferenti alla sofferenza degli altri e incapaci di accogliere la nostra – ha proseguito -. Senza considerare che tale ‘perfetta serenita” non la si raggiunge per questa via dell’indifferenza”. Per il papa, “questa distanza asettica, ‘io non mi immischio nelle cose’, ‘io prendo le distanze’, questa non e’ vita, e’ come se stessimo in un laboratorio chiusi per non prendere i microbi, le malattie”.
L’inquietudine spinta decisiva
Francesco ha anche ricordato che “per molti santi e sante, l’inquietudine e’ stata una spinta decisiva per dare una svolta alla propria vita. E’ il caso, ad esempio, di Agostino di Ippona, di Edith Stein, di Giuseppe Benedetto Cottolengo, di Charles de Foucauld”. “Le scelte importanti hanno un prezzo che la vita presenta, un prezzo che e’ alla portata di tutti – ha quindi aggiunto -. Le scelte importanti non vengono dalla lotteria, hanno un prezzo e tu devi pagare quel prezzo: e’ un prezzo che viene dal tuo cuore e tu devi prendere la decisione, non e’ gratis, ma e’ un prezzo alla portata di tutti, per uscire dallo stato di indifferenza, che ci butta gia’, sempre”.
Ora il cessate il fuoco
“Elevo la mia preghiera per le vittime innocenti dell’attacco terroristico avvenuto nei giorni scorsi a Istanbul”. Lo ha detto papaFrancesco al termine dell’udienza generale. “Ho appreso con dolore con preoccupazione la notizia di un nuovo e ancor piu’ forte attacco missilistico sull’Ucraina che ha causato morti e danni a molte infrastrutture civili. Preghiamo affinche’ il Signore converta i cuori di chi ancora punta sulla guerra e faccia prevalere per la martoriata Ucraina il desiderio di pace, per evitare ogni escalation e aprire la strada al cessate il fuoco e al dialogo”. Lo ha affermato papa Francesco al termine dell’udienza generale.
La preghiera per i Vigili del Fuoco
“Accolgo con gioia i Vigili del Fuoco dell’Abruzzo: tante grazie per il vostro importante lavoro”, ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale. E ha aggiunto: “quando io prego per il Vigili del Fuoco, chiedo una grazia per loro: che non abbiano lavoro”. (ANSA).