Il Papa ha ricevuto in udienza una delegazione dell’Aeronautica Militare Italiana, nel centenario dell’istituzione, e ha sottolineato il suo “prezioso servizio alla pace”. Parlando del progresso nel mondo del volo, Papa Francesco ha ribadito che “la ricerca, l’innovazione, le nuove tecnologie non devono mai essere subordinate a interessi di potere o usi lesivi, ma sempre vanno indirizzate al bene integrale dell’uomo, allo sviluppo di tutti i popoli, a una maggiore giustizia”.
Le parole del Papa
“Infine, siete uomini e donne connotati da grande passione, impegno, coraggio e motivazione; pronti a pagare il loro tributo di fatica e, a volte, di vita, come fu, ad esempio – ha ricordato il Pontefice -, per i tredici militari italiani uccisi a Kindu, in Congo, durante un trasporto umanitario sotto l’egida dell’Onu”. “In questo tempo, in cui l’umanità è tormentata da terribili conflitti, la custodia di tale ricchezza umana rappresenta la migliore garanzia del fatto che il vostro impegno è sempre indirizzato a difesa della vita, della giustizia e della pace”, ha concluso il Papa.’
IL PRESEPE RISVEGLI LA NOSTALGIA DEL SILENZIO NELLA VITA TANTO FRENETICA
“Davanti ad ogni presepe, anche a quelli realizzati nelle nostre case, noi riviviamo ciò che è avvenuto a Betlemme più di duemila anni fa; e questo dovrebbe risvegliare in noi la nostalgia del silenzio e della preghiera, nella nostra vita quotidiana spesso tanto frenetica”. E’ l’appello del Papa in occasione dell’udienza alle delegazioni per il dono del Presepe e dell’Albero di Natale in Piazza San Pietro che saranno inaugurati oggi. ”Silenzio, per poter ascoltare quello che Gesù ci dice da quella ”cattedra” singolare che è la mangiatoia. Preghiera, – osserva Francesco- per esprimere lo stupore riconoscente, la tenerezza, magari le lacrime che la scena della Natività suscita in noi. E in tutto questo ci è di modello Maria: lei non dice nulla, ma contempla e adora”.”Nella Piazza, – dice il Pontefice – accanto al presepe, c’è l’albero, di cui stasera, al termine della cerimonia, verranno accese le luci. È arricchito con stelle alpine coltivate in pianura, per tutelare quelle che crescono in alta montagna. Anche questa è una scelta che ci fa riflettere, evidenziando l’importanza della cura per la nostra casa comune: i piccoli gesti sono essenziali nella conversione ecologica, gesti di rispetto e gratitudine per i doni di Dio”. ”Mentre contempliamo Gesù, Dio fatto uomo, piccolo, povero, inerme, non possiamo non pensare al dramma che stanno vivendo gli abitanti della Terra Santa, manifestando a questi nostri fratelli e sorelle, specialmente ai bambini e ai loro genitori, la nostra vicinanza e il nostro sostegno spirituale. Sono questi che pagano il vero conto della guerra”, ha continuato il Papa.