Dopo l’Angelus recitato oggi in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha chiesto di pregare per il Sudan, dove la guerra dura da un anno e “non trova ancora soluzioni di pace”. “Tacciano le armi – ha detto Papa Francesco – e con impegno delle autorità locali e comunità internazionale si porti aiuto alla popolazione a tanti sfollati possano trovare accoglienza nei Paesi confinanti”. Papa Francesco ha anche chiesto di non dimenticare la martoriata ucraina, la Palestina, Israele e Myanmar, e si appella alla “saggezza governanti perché cessi escalation e si ponga ogni impegno in dialogo e trattativa”.
Le parole all’Angelus
“L’Eucaristia richiama anzitutto la dimensione del dono. Gesù prende il pane non per consumarlo da solo, ma per spezzarlo e donarlo ai discepoli, rivelando così la sua identità e la sua missione”. ha detto papa Francesco all’Angelus nella solennità del Corpus Domini. “Egli non ha trattenuto la vita per sé, ma l’ha donata a noi; non ha considerato un tesoro geloso il suo essere come Dio, ma si è spogliato della sua gloria per condividere la nostra umanità e farci entrare nella vita eterna”, ha sottolineato.
Secondo il Pontefice, “di tutta la sua vita Gesù ha fatto un dono”. “Comprendiamo allora – ha proseguito – che celebrare l’Eucaristia e cibarci di questo Pane, come facciamo specialmente alla domenica, non è un atto di culto staccato dalla vita o un semplice momento di consolazione personale; sempre dobbiamo ricordarci che Gesù, prendendo il pane, lo spezzò e lo diede loro e, perciò, la comunione con Lui ci rende capaci di diventare anche noi pane spezzato per gli altri, di condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo”.
“Ecco a cosa siamo chiamati – ha detto ancora -: a diventare ciò che mangiamo, a diventare ‘eucaristici’, cioè persone che non vivono più per sé stesse (cfr Rm 14,7), nella logica del possesso e del consumo, ma che sanno fare della propria vita un dono per gli altri”. “Così, grazie all’Eucaristia, diventiamo profeti e costruttori di un mondo nuovo: quando superiamo l’egoismo e ci apriamo all’amore, quando coltiviamo legami di fraternità, quando partecipiamo alle sofferenze dei fratelli e condividiamo il pane e le risorse con chi è nel bisogno, quando mettiamo a disposizione di tutti i nostri talenti, allora stiamo spezzando il pane della nostra vita come Gesù”, ha aggiunto Francesco. “Chiediamoci allora – ha concluso, prima di introdurre la preghiera mariana -: io tengo la mia vita solo per me stesso o la dono come Gesù? Mi spendo per gli altri o sono chiuso nel mio piccolo io? E, nelle situazioni di ogni giorno, so condividere oppure cerco sempre il mio interesse?”.
Foto: Vatican Media