Papa Francesco e’ arrivato sul sagrato di Piazza San Pietro per l’udienza generale di oggi, come sempre, sulla papamobile, sulla quale ha fatto salire diversi bambini. Prima del discorso tanti i saluti ai fedeli dalla papamobile dove si e’ visto anche parlare al cellulare.
L’Udienza generale
“Fuggiamo dalla vanita’, dalla vanita’ dei posti” perche’ essere apostoli significa mettersi al servizio, “qui non c’e’ una promozione”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale di oggi. “Quando tu concepisci la vita cristiana come una promozione” perche’ c’e’ “qualcuno che e’ riuscito ad arrampicarsi” questo “non e’ cristianesimo, e’ paganesimo puro”.
Siamo tutti uguali
Il Papa, inoltre, ha ribadito che tutti i battezzati sono chiamati ad essere apostoli e in questo “siamo tutti uguali”, non c’e’ il vescovo piu’ importante della suora o del laico. “Chi si crede piu’ importante degli altri e alza il naso cosi’ – ha detto il Pontefice – sbaglia” perche’ il cristianesimo e’ “servire gli altri” e quindi se qualcuno si vanta e’ un “poveretto, prega per lui”, ha invitato il Papa. Quindi Francesco ha chiesto ai fedeli in Piazza San Pietro: “Siamo consapevoli del fatto che con le nostre parole possiamo ledere la dignita’ delle persone, rovinando cosi’ le relazioni dentro la Chiesa? Mentre cerchiamo di dialogare con il mondo, sappiamo anche dialogare tra noi credenti o nella parrocchia uno va contro l’altro e sparla dell’altro per arrampicarsi di piu’? Il nostro parlare e’ trasparente, sincero e positivo, oppure e’ opaco, equivoco e negativo? C’e’ la volonta’ di dialogare direttamente, faccia a faccia, oppure mandiamo messaggi per interposta persona? Sappiamo ascoltare per comprendere le ragioni dell’altro, oppure ci imponiamo, magari anche con parole felpate?”.
Nella guerra rispettate i luoghi religiosi
“Penso alle suore ortodosse della Lavra di Kiev. Chiedo alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi. Le suore consacrate, le persone consacrate alla preghiera di qualsiasi confessione sono sostegno del popolo di Dio”. Lo ha detto il Papa al termine dell’udienza generale. Nei giorni scorsi il Patriarca Kirill aveva fatto un appello al Papa per evitare l’espulsione dei religiosi della Chiesa ortodossa ucraina rimasti fedeli a Mosca dal conteso Monastero delle Grotte di Kiev. Papa Francesco ha terminato l’udienza generale chiedendo una preghiera per “Il martoriato popolo ucraino”. “Tutti esorto a proseguire con impegno nell’itinerario quaresimale, affidandovi alla costante protezione di Maria Santissima. A Lei, Consolatrice degli afflitti e Regina della pace, affidiamo anche il martoriato popolo ucraino”, ha detto. “Sono vicino alle popolazioni del Malawi colpite nei giorni scorsi da un fortissimo ciclone. Prego per i defunti, i feriti, gli sfollati. Il Signore sostenga le famiglie e le comunita’ piu’ provate da questa calamita’”. Il Papa, poi, al momento dei saluti ai fedeli di lingua spagnola nell’udienza generale, ha chiesto di pregare in particolar modo per l’Argentina e ha lanciato un appello a tutti i partiti politici a dialogare per il bene del Paese.
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