“E’ molto triste vedere la Chiesa come fosse un Parlamento soltanto. La Chiesa e’ un’altra cosa, e’ una comunita’ di uomini e donne che credono e annunciano Gesu’ Cristo ma mossi dallo Spirito Santo non dalle proprie ragioni”. Questo uno dei passaggi del discorso di papa Francesco durante l’udienza generale in Aula Paolo VI, in Vaticano. “Il Vangelo non e’ un’ideologia – sottolinea il Pontefice -, e’ un annuncio che ti tocca e ti fa cambiare il cuore. Ma se tu ti rifugi in un’ideologia, sia di destra che di sinistra che di centro, tu stai facendo del Vangelo un partito politico, un’ideologia, un club di gente”.
Niente ideologie
“Nella Chiesa tutto va conformato alle esigenze dell’annuncio del Vangelo; non alle opinioni dei conservatori o dei progressisti – ribadisce -, ma al fatto che Gesu’ raggiunga la vita della gente. Percio’ ogni scelta, uso, struttura e tradizione sono da valutare nella misura in cui favoriscono l’annuncio di Cristo”.
Bergoglio invita ad invocare lo Spirito Santo perche’ – dice – “come Chiesa, possiamo avere tempi e spazi ben definiti, comunita’, istituti e movimenti ben organizzati ma, senza lo Spirito, tutto resta senz’anima”. “La Chiesa, se non lo prega e non lo invoca – conclude -, si chiude in se’ stessa, in dibattiti sterili ed estenuanti, in polarizzazioni logoranti, mentre la fiamma della missione si spegne. Lo Spirito, invece, ci fa uscire, ci spinge ad annunciare la fede per confermarci nella fede, ad andare in missione per ritrovare chi siamo”.
Un anno di guerra assurda e crudele
“Dopodomani si compira’ un anno dall’invasione dell’Ucraina. Un anno dall’inizio di questa guerra assurda e crudele. Un triste anniversario. Potra’ il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza?”. Queste le parole di papaFrancesco durante l’udienza in aula Paolo VI, in Vaticano. Bergoglio ha rinnovato il suo appello “a quanti hanno autorita’ sulle nazioni perche’ si impegnino concretamente per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate il fuoco e avviare i negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sara’ mai una vera vittoria”.