“Ci siamo trasformati in predatori, e adesso ci stiamo rendendo conto che questa forma di ‘gola’ ha fatto molto male al mondo”. Lo ha detto il Papa in occasione dell’udienza generale in Aula Paolo VI, dedicando la catechesi al vizio della gola. ”Che tutte le forme di gola non si impadroniscano della nostra vita”, ha continuato. Il Pontefice ha detto: ”Gesù fa cadere la distinzione tra cibi puri e cibi impuri, che era uno dei capisaldi di alcune culture del mondo antico. In realtà – insegna Gesù – che la cosa brutta di un cibo non è il cibo in sé ma la relazione che si ha con esso. Quando uno mangia in fretta e mai si sazia, e’ schiavo del cibo. Gesù valorizza il cibo . Si mangia troppo, oppure troppo poco. Spesso si mangia nella solitudine. Si diffondono i disturbi dell’alimentazione: anoressia, bulimia, obesità… E la medicina e la psicologia cercano di affrontare la cattiva relazione con il cibo. Si tratta di malattie, spesso dolorosissime, che per lo più sono legate ai tormenti della psiche e dell’anima. C’è un legame tra squilibrio psichico e il modo di assumere il cibo”.
La follia del ventre
Papa Francesco ha spiegato che gli ”antichi Padri chiamavano il vizio della gola con il nome di ‘gastrimargia’, termine che si può tradurre con ‘follia del ventre’. È un vizio che si innesta proprio in una nostra necessità vitale, come l’alimentazione”. Quindi la messa in guardia: ” Se lo leggiamo da un punto di vista sociale, la gola è forse il vizio più pericoloso, che sta uccidendo il pianeta. Ci siamo avventati su tutto, per diventare padroni di ogni cosa, mentre ogni cosa era stata consegnata alla nostra custodia. Ecco dunque il grande peccato, la furia del ventre: abbiamo abiurato il nome di uomini, per assumerne un altro, ‘consumatori”’.
L’appello alla pace
”E’ importante ricordare che la pace, tanto voluta da tutti, nasce nel cuore dell’uomo”, ha continuato il Papa. ”Maria, Regina della Pace, vi sostenga – ha detto ai fedeli polacchi – affinché i vostri progetti e le vostre decisioni nascano dal desiderio di bene per voi stessi, per le vostre famiglie, per la vostra Patria e per il mondo intero”. ”Rinnoviamo la nostra vicinanza con preghiera alla cara popolazione Ucraina così provata e a quanti soffrono l’orrore della guerra in Palestina e Israele, come pure in altre parti del mondo”, ha concluso il Papa. ”Preghiamo per questa gente che è sotto la guerra e preghiamo il Signore perché semini nel cuore delle autorità il seme della pace”.
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Foto: Vatican Media