”La guerra distrugge tutto, toglie umanità, anche la memoria dei passi compiuti verso la pace”. E’ il nuovo grido di dolore del Papa in occasione dell’udienza al Rinnovamento carismatico cattolico Charis, in Aula Paolo VI. ”In occasione del nostro primo incontro, nel giugno 2019, abbiamo fatto un momento di silenzio pregando per la pace, ricordando l’incontro in Vaticano dei Presidenti dello Stato di Palestina e dello Stato di Israele. La guerra – ha osservato Bergoglio- distrugge tutto, toglie umanità, anche la memoria dei passi compiuti verso la pace. Non lasciamoci rubare questa memoria! Preghiamo un minuto in silenzio per la pace nel mondo”. Il Pontefice, in un passaggio a braccio, ha ricordato la sua visita al cimitero militare di Roma per la commemorazione dei defunti: ”Erano tutti giovani , fra i 20 e i 30 anni. La guerra distrugge la gioventù, tutto. Per favore, lottiamo per la pace. Non lasciamoci rubare questa memoria della pace”.
NO ALLA TENTAZIONE DEI GIOCHI DI POTERE
No alla tentazione dei ”giochi di potere”, respingere il ”desiderio di comandare”, ha detto ancora il Papa. ”Se qualcuno mi domanda un segnale nel rinnovamento di una persona, dico: le persone che vivono a fondo il rinnovamento sanno sorridere. Questo sorriso vi aiuterà ad essere sempre vigilanti per non entrare nella tentazione dei giochi di potere e di influenza, respingendo il desiderio di primeggiare e di comandare”. Francesco ha poi sottolineato che ” è buona cosa lasciare spazio alle nuove generazioni di responsabili e impegnarsi costantemente nella formazione dei giovani, fra i quali sorgeranno i futuri leader”. E ha invitato a non avere i paraocchi nello sguardo sul mondo: ”Questa ristrettezza di vedute, una suora mi diceva che a volte i cattolici sono come i cavalli. E non vedono da una parte e dall’altra”. Bergoglio ha ricordato che tra gli obiettivi di Charis ”che io stesso ho incoraggiato , è quello di estendere i cosiddetti ”Seminari di vita nuova” ovunque e per chiunque. Si tratta di momenti di ”primo annuncio” che offrono alle persone la possibilità di un incontro con Gesù vivo, con la sua Parola e il suo Spirito, con la sua Chiesa sperimentata come ambiente accogliente, come luogo di grazia, di riconciliazione e di rinascita. Per questo vi ho esortato a proporre nel modo più vasto possibile questi Seminari. Oggi pertanto vi chiedo: si stanno offrendo i Seminari di vita nuova nei vari contesti ecclesiali, anche in quelli più piccoli e remoti, anche in mezzo ai poveri, nelle zone periferiche? Un ostacolo potrebbe essere quello di pensare che solo le grandi strutture e i leader più in vista possano tenere questi Seminari, mentre in realtà anche i piccoli gruppi parrocchiali e i responsabili locali possono organizzarli e proporli alle persone del loro territorio”.