La ”guerra”, la ”crudeltà più indegna dell’essere umano”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza ai seminaristi spagnoli di Cordova. ”È per me una grande gioia accogliervi in questa casa, alla quale andate come pellegrini di speranza in questo Anno Giubileo. Nel viaggio della vita, potremmo identificare la speranza come i segnali che segnano il nostro itinerario. La prima è la direzione: verso il cielo, all’incontro definitivo con Gesù. Non alle prime posizioni, – ha detto – non ai posti più comodi, quelli sono vicoli ciechi, che se abbiamo la sventura di imboccarli dobbiamo tornare indietro con lavoro e vergogna”.
Il Santo Padre ha parlato anche dei pericoli lungo la strada: ”Voi venite da un bellissimo luogo che prende il nome di San Pelagio e occupa l’antico terreno del campo dei martiri. Come fece allora quel santo bambino, in mezzo al dolore di una guerra, alla crudeltà più indegna dell’essere umano, armati dell’elmo della speranza, si può dare testimonianza, si può perseverare nella via del Signore, convinti che Gesù li sosterrà sempre e ci darà anche la forza di essere seminatori di speranza”. Quindi, ha avvertito: ”Non pensate mai che seminare speranza siano parole di cortesia o optare per un dolce buonismo.
Questa via è la via di Gesù, che conduce alla Gerusalemme celeste. Un percorso in cui non si può avanzare da soli, ma in comunità, guidando, difendendo, assistendo e benedicendo coloro che il Signore ci ha lasciato come compito”.
L’udienza con la delegazione buddista
Papa Francesco ha ricevuto anche in udienza una delegazione buddista della Mongolia. ” In un contesto segnato da disastri naturali e conflitti umani, quest’Anno Santo ci richiama all’obiettivo condiviso di costruire un mondo più pacifico, che promuova l’armonia tra i popoli e nei confronti della nostra ‘casa comune”’, ha osservato Bergoglio. ”Il desiderio universale della pace sfida tutti noi ad agire concretamente: in particolare, come leader religiosi radicati nei nostri rispettivi insegnamenti, – ha ammonito – abbiamo la responsabilità di orientare l’umanità a rinunciare alla violenza e ad abbracciare una cultura di pace”.
Foto: Vatican Media