Dal surriscaldamento alla proliferazione di specie aliene, fino alle alluvioni che riversano acqua dolce e detriti in mare, gli effetti dei cambiamenti climatici minacciano sempre più la Flotta Italia. A partire dai suoi giovani, dai quali vengono però anche interessanti esperienze di salvaguardia della natura, come nel caso dei pescatori di plastica. Lo afferma la Coldiretti Pesca in occasione dell’udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano a Roma, con tantissimi pescatori provenienti da ogni parte d’Italia organizzata nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata mondiale della Pesca. Presenti il responsabile Lavoro di Coldiretti Romano Magrini e quella di Coldiretti Pesca Daniela Borriello. La pesca è un settore importante del Made in Italy a tavola con circa 12mila imbarcazioni e 30mila addetti, ma il suo futuro è oggi messo in pericolo dai mutamenti climatici, con effetti combinati che riducono il pescato e rendono sempre più difficili le condizioni in cui operare.
Le ormai frequenti alluvioni, ad esempio, non colpiscono solo campagne e città ma hanno effetti devastanti anche sulle attività ittiche, a partire da quelle dell’acquacoltura, diventata negli ultimi anni una vera e proprio eccellenza italiana. con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro.
L’udienza con la Rota Romana
‘La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole”. Lo ha ricordato il Papa alla Rota Romana. La giustizia, ha spiegato il Pontefice, è una ”virtù che va vissuta certamente anche all’interno della Chiesa”. Lo esigono ”i fedeli e i diritti della Chiesa stessa”. Tuttavia, non ”basta rispettare i diritti: occorre andare oltre, con lo slancio della carità, cercando il bene dell’altro mediante la donazione generosa della propria esistenza”. È necessario, ha osservato ancora il Pontefice, ”vivere il servizio dell’amore” poiché la giustizia ”si comprende solo alla luce dell’amore”. Le persone, anche nell’assolvimento delle mansioni giuridiche vanno trattate dunque non solo secondo giustizia ma ”anche e soprattutto con carità”. Il volto da tenere presente è quello della Madre Chiesa ”che ama con tenerezza tutti i suoi figli”.
Il Pontefice ha poi esortato a superare ”il timore della giustizia, come se essa potesse intaccare o diminuire la carità”. Un timore che ”proviene da una concezione sbagliata della giustizia, pensata come rivendicazione egoistica e potenzialmente conflittuale”. L’essenza della giustizia, ha spiegato, è di essere una virtù ”squisitamente altruistica che muove verso il bene dell’altro”. Il compito assai rilevante è quello di contribuire ”ad accertare quali siano i diritti e i doveri dei fedeli e come ci si debba adoperare per tutelarli”.
Francesco ha aggiunto che ”non si può avere paura della carità, e della misericordia come sua espressione caratteristica. La carità non dissolve la giustizia, non relativizza i diritti”. A titolo esemplificativo ha annotato: ”Non si possono interpretare le norme attuali sui processi matrimoniali come se, nella doverosa ricerca della prossimità e della celerità, esse implicassero un affievolimento delle esigenze della giustizia. Da parte sua, la misericordia non cancella la giustizia, al contrario spinge a viverla più delicatamente come frutto della compassione dinanzi alle sofferenze del prossimo”.
L’udienza con i sanitari
Il Papa riceve in udienza i partecipanti al Convegno ‘Universalità e Sostenibilità dei Servizi Sanitari Nazionali in Europa’: ”Voi sanitari siete persone altrettanto bisognose di sostegno quanto i fratelli e le sorelle che curate. La fatica di turni estenuanti, le preoccupazioni che portate nel cuore e il dolore che raccogliete dai vostri pazienti richiedono conforto e guarigione. Per questo vi raccomando di non trascurarvi, anzi di farvi custodi gli uni degli altri; e a tutti dico che è importante riconoscere la vostra generosità e ricambiarla, garantendovi rispetto, stima e aiuto”. Il secondo aspetto che sottolinea il Pontefice è la compassione per gli ultimi: ”Nessuno può essere emarginato al punto da non poter essere curato. I sistemi e i servizi sanitari da cui provenite hanno alle spalle, in questo senso, una grande storia di sensibilità, specialmente verso chi non è raggiunto dal ”sistema”, verso gli ‘scartati”’. Quindi il monito finale: ”L’isolamento e l’individualismo, infatti, aprono le porte alla perdita della speranza, e questo fa ammalare l’anima, e spesso anche il corpo”.
L’udienza con i pescatori
“Il vostro è un lavoro duro, che richiede sacrificio e tenacia, di fronte sia alle sfide di sempre, sia a nuovi urgenti problemi, come il difficile ricambio generazionale, i costi che continuano a crescere, la burocrazia che soffoca, la concorrenza sleale delle grandi multinazionali. Questo però non vi scoraggia, anzi alimenta un’altra caratteristica vostra: l’unità”. Lo ha sottolineato il Papa nel corso dell’udienza ai pescatori provenienti da diverse Marinerie Italiane.
”In mare – ha osservato- non si va da soli. Per gettare le reti è necessario faticare insieme, come equipaggio, o meglio ancora come una comunità in cui, pur nella diversità dei ruoli, il successo del lavoro di ciascuno dipende dall’apporto di tutti. In questo modo la pesca diventa una scuola di vita”.
Il viaggio in Corsica
Il Papa ”accogliendo l’invito delle Autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, compirà un Viaggio Apostolico ad Ajaccio il 15 dicembre prossimo, in occasione della conclusione del Congresso ‘La religiosité populaire en Méditerranée’. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, annunciando il viaggio del Papa di una giornata in Corsica.
Il motto del Viaggio Apostolico del Papa in Corsica e’ ”Jésus passa en faisant le bien” (Ac 10,38), espressione degli Atti degli Apostoli che, applicata all’evento, ricorda che il Papa visita la Chiesa in Corsica come il Pastore che passa in mezzo al suo popolo. Nella parte inferiore è posta, con lo stesso colore blu dell’Isola stilizzata, la sagoma della Madonna, Regina della Corsica.
Con il viaggio in Corsica sarà la terza volta in Francia per papa Francesco. La visita ad Ajaccio del prossimo 15 dicembre segue le tappe di Strasburgo (2014) e di Marsiglia lo scorso anno. Il Pontefice non ha invece mai messo piede a Parigi. Il presidente Emmanuel Macron, che il Pontefice incontrerà all’aeroporto internazionale di Ajaccio prima di ripartire per Roma, lo aveva nuovamente invitato all’inaugurazione della cattedrale di Notre Dame per l’8 dicembre ma il Papa non andrà.
Emmanuel Macron incontrerà Papa Francesco durante la sua visita ad Ajaccio, in Corsica, in programma il 15 dicembre. Lo ha appreso l’emittente Bfmtv dall’entourage del capo dell’Eliseo. I due si erano già incontrati nel settembre del 2023, durante una visita del Papa a Marsiglia.
Foto: Vatican Media