“La Giornata Mondiale dell’Alimentazione si celebra in un momento in cui la miseria e lo scoraggiamento non danno tregua a tanti nostri fratelli. Infatti, il grido di angoscia e di disperazione dei poveri deve risvegliarci dal letargo che ci attanaglia e interpellare le nostre coscienze. La condizione di fame e di malnutrizione che ferisce gravemente tanti esseri umani è il risultato di un iniquo accumulo di ingiustizie e disuguaglianze che lascia molti nei bassifondi della vita e permette ad alcuni di stabilirsi in uno stato di ostentazione e di opulenza. Ciò vale non solo per il cibo, ma anche per tutte le risorse di base, la cui inaccessibilità per molte persone rappresenta un affronto alla dignità intrinseca donata da Dio”. Lo afferma il Papa in un messaggio inviato al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023. “Si tratta senza dubbio di un insulto che dovrebbe far arrossire l’intera umanità e mobilitare la comunità internazionale – sottolinea il pontefice – In questo senso il tema su cui si concentrano le riflessioni del convegno di quest’anno: ‘L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro’, invita a evidenziare il valore insostituibile di questa risorsa per tutti gli esseri viventi del nostro pianeta, da cui deriva l’urgenza di pianificarne e attuarne la gestione in modo sapiente, attento e sostenibile, affinché tutti possano godere soddisfare i loro bisogni sostanziali, e si può sostenere e promuovere anche un adeguato sviluppo umano, senza che nessuno venga escluso”.
ACQUA RISORSA MINACCIATA, SIA GESTITA IN MODO SOSTENIBILE
“L’acqua è vita perché garantisce la sopravvivenza. Tuttavia, attualmente questa risorsa è minacciata da gravi sfide in termini di quantità e qualità. In molti luoghi del pianeta i nostri fratelli soffrono di malattie o muoiono proprio a causa dell’assenza o della scarsità di acqua potabile. Le siccità causate dai cambiamenti climatici stanno lasciando vaste regioni sterili e causando enormi danni agli ecosistemi e alle popolazioni. La gestione arbitraria delle risorse idriche, la loro distorsione e il loro inquinamento danneggiano soprattutto gli indigenti e costituiscono un reclamo vergognoso di fronte al quale non possiamo restare a guardare”. Lo afferma il Papa in un messaggio inviato al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023, sottolineando la necessità che l’acqua “sia meglio distribuita e gestita in modo sostenibile e razionale”. “Al contrario, con urgenza, bisogna riconoscere che ‘l’accesso all’acqua sicura e potabile è un diritto umano elementare, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e quindi è una condizione per l’esercizio degli altri’.
Pertanto, è essenziale investire di più nelle infrastrutture, nelle reti fognarie, nei sistemi igienico-sanitari e di trattamento delle acque reflue, in particolare nelle zone rurali più remote e depresse – continua il pontefice – È importante anche sviluppare modelli educativi e culturali che sensibilizzino la società affinché questo bene primario sia rispettato e preservato. L’acqua non dovrebbe mai essere concettualizzata come una mera merce, come un prodotto di scambio o una materia di speculazione. L’acqua è cibo perché è essenziale per raggiungere la sicurezza alimentare, essendo un mezzo di produzione e una componente indispensabile per l’agricoltura”.
Le colture
“Nelle colture è necessario promuovere programmi efficaci che evitino perdite nelle tubazioni di irrigazione agricola; utilizzare pesticidi e fertilizzanti organici e inorganici che non contaminano l’acqua; favorire inoltre misure che salvaguardino la disponibilità delle risorse idriche per evitare che gravi carenze diventino causa di conflitti tra comunità, popoli e nazioni – continua il Papa – Inoltre, la scienza e l’innovazione tecnologica e digitale devono essere messe al servizio di un equilibrio sostenibile tra consumi e risorse disponibili, evitando impatti negativi sugli ecosistemi e danni irreversibili all’ambiente. Per questo motivo le organizzazioni internazionali, i governi, la società civile, le imprese, le istituzioni accademiche e di ricerca, così come altri soggetti, devono unire le forze e aggiungere idee affinché l’acqua diventi patrimonio di tutti, sia meglio distribuita e gestita in modo sostenibile e razionale”.
Contrastare la cultura dello scarto
“La celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione, infine, deve servire anche a ricordare che la cultura dello scarto va contrastata in modo incisivo con azioni basate sulla collaborazione responsabile e leale da parte di tutti – spiega il pontefice – Il nostro mondo è troppo interdipendente e non può permettersi di dividersi in blocchi di paesi che promuovono i propri interessi in modo falso e parziale. Siamo chiamati, invece, a pensare e ad agire in termini di comunità, di solidarietà, cercando di dare priorità alla vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni”. “Purtroppo oggi assistiamo ad una scandalosa polarizzazione delle relazioni internazionali a causa delle crisi e dei confronti esistenti. Ingenti risorse finanziarie e tecnologie innovative che potrebbero essere utilizzate per rendere l’acqua una fonte di vita e di progresso per tutti vengono dirottate verso la produzione e il commercio di armi – conclude – Mai come ora è così urgente diventare promotori di dialogo e artefici di pace. La Chiesa non si stanca di seminare quei valori che edificano una civiltà che trova nell’amore, nel rispetto reciproco e nell’aiuto reciproco una bussola per orientare i suoi passi, rivolgendosi soprattutto ai fratelli che più soffrono, come gli affamati e gli assetati”.