Il Papa ha incontrato oggi i membri della congregazione di San Giuseppe fondata il 19 marzo 1873 da San Leonardo Murialdo “per la cura e la formazione soprattutto dei giovani operai”. “E mi fa pensare questo tempo, li’ nel centro della massoneria, a Torino, nel Piemonte, tanti santi”, ha sottolineato Papa Francesco. Un fenomeno da “studiare”, secondo il Papa, perche’ “tanti santi al centro della massoneria e dei mangiapreti”. il Papa ha poi invitato la congregazione di San Giuseppe a non basarsi solo sulle “regole”, sulle “disposizioni”. “Quando vuoi regolare tutto ingabbi lo Spirito Santo”, “per favore lasciare liberta’, lasciare creativita’”.
L’udienza
Durante l’udienza nella Sala Clementina del palazzo apostolico, il Papa richiama la lettera ai giuseppini scritta lo scorso anno, in occasione dell’apertura della loro celebrazione giubilare: l’augurio “di continuare a crescere nell’’arte di cogliere le esigenze dei tempi, e di provvedervi con la creatività dello Spirito Santo’” dinanzi alla quale “ci vuole discernimento e fedeltà”; l’esortazione a prendersi cura “specialmente dei più giovani” e l’incoraggiamento “a non smettere mai di sognare”, seguendo l’esempio di San Giuseppe e di San Leonardo. Quindi Francesco aggiunge tre aspetti su cui riflettere “il primato dell’amore di Dio, l’attenzione al mondo che cambia e la dolcezza paterna della carità”. E rimarca anzitutto che lasciarsi amare è “quella passività della vita consacrata, che cresce nel silenzio, nella preghiera, nella carità, e nel servizio”, lasciarsi guidare dall’amore, non dalle regole. Francesco racconta l’aneddoto di un generale della Compagnia di Gesù, padre Ledóchowski, che volle mettere “tutta la spiritualità dei gesuiti in un libro”, per “regolare tutto” e di quell’abate benedettino che leggendo il primo esemplare affermò che quel documento aveva ucciso la Compagnia di Gesù.
Il tweet di oggi
“Diamo a Dio il primo posto nella Confessione. Se Lui e’ il protagonista, tutto diventa bello e confessarsi diventa il Sacramento della gioia; non della paura e del giudizio, ma della gioia”. Lo dice il Papa in un tweet. Questo pomeriggio Papa Francesco ha confessato alcuni fedeli nella parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie.