“Negli ultimi tempi siamo tutti affascinati dalle grandi scoperte sull’universo che gli astronomi ci offrono. Le meravigliose immagini inviate dal nuovo telescopio spaziale James Webb ci lasciano stupefatti; e quando l’Osservatorio Vera Rubin sarà operativo promette di farci vedere come l’universo cresce e cambia di fronte ai nostri occhi. Ciò che colpisce particolarmente è la vastità dell’universo che stiamo scoprendo. È sorprendente considerare le sue enormi dimensioni e il numero incredibile di galassie, stelle e pianeti che sono stati individuati”. Lo afferma Papa Francesco nel messaggio – datato Roma, dal Policlinico “Gemelli”, 15 giugno 2023 – inviato ai partecipanti alla Scuola Estiva di Astrofisica della Specola Vaticana. “Da sempre, l’immensità dell’universo è fonte di stupore – sottolinea il Pontefice -. Può sembrare travolgente, persino spaventoso. Voi, giovani del XXI secolo, vi proponete in questa Scuola Estiva di abbracciare la vastità dell’universo e sviluppare i metodi con i quali poter trovare semi di comprensione dentro il flusso continuo di nuovi dati”.
Le parole di Francesco
“State acquisendo strumenti che vi aiuteranno a comprendere l’universo – osserva Francesco -. Ma tutti sappiamo che, pur avendo il migliore degli strumenti, la qualità dei risultati dipende dalla perizia dell’artigiano. Una grande tentazione, sia nella scienza sia nella filosofia, è quella di cercare di ottenere solamente le risposte che ci aspettiamo, mentre noi siamo anche capaci di lasciarci stupire da eventuali novità non pianificate”. “Perciò mi preme dirvi – aggiunge – di non essere soddisfatti dei risultati dei vostri studi fino a quando non ne sarete anche sorpresi. E anche se il vostro sguardo passa attraverso la finestra dell’astronomia, non dimenticate le altre finestre che possono mostrarvi realtà importanti, come la compassione e l’amore, realtà che state incontrando anche nell’amicizia che sta crescendo tra di voi in questi giorni”.
Non perdete il senso di stupore
E secondo il Papa, “la cosa più sorprendente di questo universo è che contenga creature come noi che sono capaci di osservarlo con meraviglia e di ‘interrogarlo'”. “Non perdete mai questo senso di stupore, sia nella vostra ricerca sia nella vostra vita – conclude -; possiate essere sempre spinti dall’amore per la verità e stupiti da tutto quello che ogni frammento dell’universo vi offre”.